E’ una sorta di ‘dejavu’, quello che sta accadendo negli ultimi giorni. Una sorta di qualcosa che ha il sapore del ‘già visto’, ma soprattutto del ‘già sentito’. Già perché il ruggito dei tifosi della Juve degli ultimi giorni è un qualcosa che si era visto e che si era sentito anche nella scorsa stagione quando la questione delle richieste di aiuti o quanto meno di tentativi di aiuti intesi come supporto nella ricerca di nuove forse economiche da affiancare ai vari Iavazzi e Barbagallo, erano diventate quotidiani quasi come un tormentone estivo. Un tormentone che forse non ci si aspettava di tornare a sentire dopo una anno in cui i risultati sportivi e gli sforzi economici della proprietà avrebbero dovuto da soli fare da traino verso quelle adesione tanto attese e che allo stato attuale, invece, necessitano ancora di qualche piccola spinta. Una spinta che ancora una volta viene rivolta nei confronti delle Istituzioni locali e nel caso di specie dell’ultima lettera della Curva Ancilotto, nei confronti del Sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio. Una lettera in cui si chiede un aiuto ed un intervento volto a fungere da propulsione e spinta cosi come si parlava in precedenza. Insomma un qualcosa di già visto, di già sentito e che ogni volta riporta indietro le lancette del tempo di un anno nella speranza che un intervento possa provare a fermare definitivamente questo andare indietro nel tempo. Insomma cosi come nella scorsa stagione, anche quest’anno il libro bianconero è stato riportato al capitolo del rapporto con le istituzioni, intesi come aiuti nel provare a far avvicinare ed innamorare cosi come Iavazzi e Barbagallo, di uno sport ricco di emozioni, ma soprattutto di una società sana e senza scheletri nell’armadio. Gli stessi armadi che proprio nell’ultima stagione sono stati ripuliti per bene con degli interventi di una certa fattura e con cifre non certamente pari a bruscolini dai due ‘eroi’ bianconeri e con il solo aiuto di partnership economica rappresentato dalla Pasta Reggia. Gli stessi armadi che ora hanno le ante spalancate in modo tale che tutti possano avere visione completa e trasparente di quello che c’è dentro e provare ad eliminare definitivamente quei luoghi comuni relativi ai rischi di una società non perfettamente sana, tanto per usare un eufemismo. Il cammino ovviamente è solo ai primi passi, alle prime tappe cosi come il presidente Barbagallo ed il proprietario Iavazzi hanno più volte affermato. La ricerca è sempre aperta e le speranze di nuovi soci o interventi di sponsorizzazioni, sempre accese, cosi come quelle dei tifosi di tornare a vedere Jeff Brooks in maglia bianconera anche nella prossima stagione nonostante il giemme Atripaldi abbia provato più volte a soffiarci sopra. Non che l’ex dirigente biellese ci goda a farlo, ma restare con i piedi per terra e realisti è sempre stato il suo motto ed il suo modo di operare e i risultati ed i fatti gli danno perfettamente ragione. La stagione dell’ex canturino ha portato il suo livello ad un range economico che la Juve non può permettersi di pareggiare o comunque nel quale provare a combattere in termini di aste economiche. Certo il fatto che il giocatore si fosse trovato bene a Caserta riempie di orgoglio non solo la Juve, ma l0’intera città, ma la questione resta la stessa cosi come ha spiegato lo stesso Atripaldi in conferenza stampa: «L’ho sempre detto e lo ripeto, non credo che resterà con noi. La sua annata lo ha portato a delle offerte o comunque a delle situazioni di mercato che noi non ci possiamo permettere sia in base al tempo che in base al livello economico. Senza contare che non credo che lui voglia o possa permettersi di decidere in fretta e noi di aspettare tanto tempo per chiudere quelli che sono obiettivi o idee che abbiamo sin da febbraio nel tentativo di migliorare la squadra e che sono una guardia, un’ala piccola ed un lungo. Ress? Abbiamo già Michelori». Le ultime parole sul mercato il giemme le spende per un’uscita, per Sergio Luise: «E’ una persona che ha fatto parte della Juve degli ultimi otto anni e che negli ultimi quattro dello staff tecnico della prima squadra. Questa estate era l’unico insieme a Mimmo Papa ad essere presente dopo i tanti cambiamenti e questo ci ha aiutato molto e per questo va ringraziato. Di sicuro questo non è un addio, ma un arrivederci visto che i futuro potrà essere sicuramente una risorsa per la Juvecaserta».