“Devo essere sincero. Non ricordo nulla degli ultimi quindici minuti della partita. Tanta la carica emotiva, tanta la pressione, che oggi ho davanti ai miei occhi solo l’immensa gioia provata a vittoria conseguita”. Il presidente rosanero, Agostino Barone, cerca di dare un ordine alle emozioni provate mercoledì. Una prestazione mostruosa delle sue ragazze, un match che ha avuto tanti momenti di eccellenza con la ciliegina sulla torta della fantastica rimonta del tie break.
Queste cose possono accadere nei tornei minori, raramente accadono quando in campo ci sono atlete che hanno giocato in serie A. Basta questa semplice riflessione per dare il senso della incredibile remontada fatta dalle ragazze”.
Una impresa che è valsa la finale per la promozione. L’ennesima finale giocata da questo club che, da quando è nato, conosce e applica un solo e semplice concetto: vincere attraverso al programmazione. No spese folli.
“Una gioia indescrivibile. Se penso che meno di sei anni fa si giocava in una palestra ed oggi abbiamo espugnato uno dei campi storici del volley rosa come il Pala Evangelisti di Perugia. La nostra è una crescita costante, imperiosa, non priva di difficoltà e problemi. Grazie al lavoro di tutti e al supporto insostituibile dei nostri partner commerciali riusciamo ad essere sempre più grandi, a crescere anno dopo anno , una ascesa che ci ha portato dalla prima divisione alla finale per la serie A2”.
Il massimo dirigente volaltino sottolinea poi il grande spirito di gruppo di questa squadra, la sua capacità di fondersi in un blocco monolitico, gelido a reagire sia alle sfortune che alle difficoltà.
“Siamo qui senza due titolari del sestetto, Torchia e Fiore. Questo significa che chi le ha sostituite è stato ampiamente alla loro altezza e che la squadra ha saputo fare fronte comune contro la malasorte. Quella con Perugia è stata una serie molto intensa, bella, vibrante, dove l’altalena delle emozioni ha subito continue oscillazioni. Forse senza il ko di Fiore avremmo anche potuto chiudere 2-0, ma va benissimo anche così”.
Barone ha una parola importante proprio per la romana. “Tecnicamente non si discute. E’ certamente giocatrice di categoria superiore e lo sapevamo. Abbiamo, però, imparato a conoscere anche le sue immense qualità umane, di leader, di ragazza spogliatoio. Non dimenticherò mai il suo pianto dopo l’infortunio, ma anche il suo pianto di gioia dopo il successo di mercoledì. A lei, ma a tutta la squadra devo solo fare i complimenti per quanto stanno dando in questa stagione. Comunque vada a finire tutti i tecnici, dirigenti e giocatrici meritano un mega applauso e sentito riconoscimento”.
Sabato mattina prevista la partenza per Marsala. Si ritorna a sfidare la Sigel. In campionato il bilancio è di una vittoria a testa. In Sicilia le locali vinsero al tie break, a Caserta la Volalto chiuse i giochi con un perentorio 3-0. Il numero uno della Gimam Ags, però, non vuole fare pronostici.
“Come si fa a farli. Certo – spiega- tecnicamente Marsala forse è più forte di Perugia, ma ha un tipo di gioco che si addice meglio alle nostre caratteristiche. E’ una finale, qui contano molto anche la testa, le motivazioni, il sangue freddo. In questo momento i nostri indicatori sono tutti al massimo e ciò ci rende ottimisti. Che dire, giochiamocela come abbiamo sempre fatto e mi auguro di vedere mercoledì per gara due, un palazzo stracolmo di tifosi e traboccante di passione”.