Il nome di Mario Bove è legato, tra l’altro, alla storia recente della pallanuoto casertana. Nel 2001 fu artefice della storica promozione in B dell’Assonuoto. Un ‘sergente di ferro’ amato e stimato da tutti. “Mario era una gran bella persona”. Esordisce così Roberto Marcello, fortissimo mancino che in quella squadra segnò gol a grappoli. “Con l’Assonuoto fu uno degli anni più belli della mia carriera. Rimane il ricordo di un uomo che poteva sembrare duro e severo, poi conoscendolo bene era un amico. Avrei tanti aneddoti da ricordare, ma lui riusciva a trasmetterti una serenità che poche volte ho provato. Io ero un giocatore esperto e sapevo come stemperare la tensione delle gare. Lui infondeva tranquillità, una dote che in pochissimi hanno. Era quasi come un padre e la sua scomparsa mi addolora molto. E’ stato un esempio per tutti”. Particolarmente legato all’allenatore anche Giuseppe Polito con cui condivise diverse esperienze tra Caserta e Santa Maria: “Ho giocato tante stagioni con lui e stamane la notizia mi ha letteralmente pietrificato. Vincemmo il campionato con l’Assonuoto, poi un anno di B e ripartimmo dal Volturno sfiorando la promozione in A2. Una persona molto professionale che sapeva fare il proprio lavoro. Sapeva però fare anche l’amico ed era molto apprezzato per questo. Una persona di carattere, rigido ma nello stesso tempo anche un uomo di grande cuore. L’unica cosa che mi consola è che ora riabbraccerà mio padre. Erano amici, si stimavano profondamente ed erano legati anche al di fuori dello sport”.