La favola ha un lieto fine: i Phoenix sono campioni provinciali



La gioia dei Phoenix a fine gara
La gioia dei Phoenix a fine gara

Le favole, per loro natura, hanno un lieto fine ed anche questa volta non poteva che andare così. La favola della matricola venuta dal ‘nulla’ che ha distrutto, passo dopo passo, le gerarchie del campionato Uisp fino ad arrivare lì dove c’è spazio solo per i più forti, i più grandi, i migliori. I Phoenix sono i nuovi campioni casertani: vincono nuovamente in trasferta, sbancano ancora il Medaglie d’Oro, nella ‘bella’ contro i campioni in carica dei FESTAioli. Detronizzati i biancoblù che avevano rimesso in piedi la finale con una magnifica prova in gara2; non è bastato concedere nuovamente pochissimi punti alla contraerea viola (44) per vincere l’ultima sfida dell’anno. Non è bastato perchè, stavolta, il muro più solido è stato eretto da Pirone e soci. Un muro impenetrabile, capace di lasciare solo 40 punti ad una squadra che, offensivamente, aveva una vasta gamma di opzioni. Nulla da fare, niente, il muro dei Phoenix (targati Guggenheim Pub, Laboratorio di analisi IGEA, Ristorante Locanda Battisti, Beauty Styling e Studio legale Gennaro Iannotti) ha retto fino al suono della sirena che ha sancito il giusto verdetto: il titolo è della matricola. I FESTAioli (griffati Raso Gioielli) hanno avuto il merito di non arrendersi mai e di provarci ma il verdetto del parquet è assolutamente veritiero: ha vinto il più forte e l’albo d’oro ha una nuova iscritta. Fantastica la cornice di pubblico nuovamente con la presenza di tutti ‘gli stati generali’ della Uisp casertana che hanno tastato con mano cosa sia diventato questo campionato. Hanno vinto i Phoenix, hanno vinto i loro encomiabili e festanti tifosi, ma ha vinto il basket Uisp di Terra di Lavoro.

La compagine dei Phoenix (Foto Giuseppe Melone)
Le due squadre coi vertici della Uisp casertana (Foto Giuseppe Melone)

La cronaca. Affinita è il prescelto per seguire lo spauracchio Spadaccio per tutto il parquet: i problemi dei FESTAioli sono offensivi visto che, dopo 5’, il tabellone segna ancora 0. Dall’altro lato erano già arrivati gli otto punti filati di un caldissimo Spadaccio che trovava il nylon nonostante la marcatura molto asfissiante. I locali si rimettono in carreggiata grazie alle bombe di Veccia ed Astarita ma denotano una fretta offensiva che non giovava. Pirone erige un muro dove Rino Iuliano non riesce a trovare una crepa, i Phoenix comandano senza brillare in fase offensiva. Tra un petardo e l’altro che viene esploso, goliardicamente, fuori dal palazzetto, la partita non è bellissima ma clamorosamente intensa. Gli arbitri fanno giocare parecchio concedendo un gioco più aggressivo. I FESTAioli non vogliono essere detronizzati e trovano i punti del pareggio dopo i due siluri infilati dall’eterno De Masi. Venti minuti sono passati, 20-20 sul tabellone, praticamente si riparte da 0. Ed il terzo quarto diventa quello decisivo, quello che cambia la storia della ‘bella’. Nei primi 5’ i FESTAioli vengono letteralmente investiti dallo tsunami Proto: la guardia è assolutamente immarcabile, infila la bellezza di tre bombe in rapida successione che griffano il perentorio break di 2-13 che spacca completamente la partita. Fantastico il lavoro sporco dei vari Iannucci, Paragliola, Visca, Barbato e Razza. I locali sono sull’orlo del precipizio, troppi ‘passano’ il tiro ed i Phoenix hanno buon gioco a chiudere la loro area. Una fiammata di Aragosa e la nuova tripla di De Masi accorciano il gap fino al -7 all’ultimo ‘stop and go’. Qui subentra la classica ‘paura di vincere’ nei Phoenix che vedono il traguardo vicino ma non danno la zampata decisiva: i biancoblù non fanno tanto meglio ma arrivano a -3 coi 4 punti di Astarita. Mancano meno di 2’ ed arriva il momento della verità, il momento dove chi ha qualcosa in più deve fare la differenza. Quel qualcuno risponde al nome di Dario Spadaccio: missile dai 7 metri nonostante la marcatura ‘face to face’. E’ il colpo del ko. Spadaccio dalla lunetta non trema, i FESTAioli non reagiscono più. Suona la sirena, esplode la festa. I Phoenix si prendono, con merito, il titolo di campioni provinciali.



FESTAIOLI BT – PHOENIX 40-44

FESTAIOLI BT: Barca ne, Astarita 9, De Masi 12, Affinita, L.Cicia, F.De Angelis 2, Aragosa 8, Iuliano 4, F.Vitrone, Veccia 5. All. M.Cicia.

PHOENIX: Barbato, Canzano ne, Pepe ne, Visca, Proto 15, Pirone, Iannucci 5, E. De Angelis, Paragliola 3, Razza, Spadaccio 21. All. Zanforlino. ARBITRI: Pastore e Rinaldi. PARZIALI: 10-12, 20-20, 31-38


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