E’ nel momento della verità che si vede se chi è campione in carica ha ancora voglia di vincere: è nel momento della verità che i FESTAioli (targati Raso Gioielli) escono dal fossato, impattano la serie e torna in corsa per la doppietta di titoli. La matricola Phoenix (griffata Guggenheim Pub, Laboratorio di analisi IGEA, Ristorante Locanda Battisti e Beauty Styling) getta al vento il match point per il titolo cedendo tra le mura amiche del palazzetto di Casagiove una partita che aveva approcciato benissimo salvo poi perdere totalmente il filo oltre che la tranquillità e la lucidità. Aspetti che non sono venuti meno nei biancoblù ospiti che, con una rocciosa prova difensiva, ricambiano il favore e si aggiudicano il diritto a giocarsi il titolo alla ‘bella’ sul proprio parquet del Medaglie d’Oro. Grandissima cornice di pubblico, grandissimo tifo che, però, è stato zittito col passare dei minuti dai FESTAioli che hanno badato poco allo spettacolo ma tantissimo alla sostanza. Peccato per il finale carico di troppa, eccessiva, tensione: in campo qualche parola di troppo è volata, alcuni giocatori non si sono stretti la mano a fine partita e questo non è stato bello ne all’altezza di uno bellissimo spettacolo che questi due team hanno regalato finora. La speranza è che la ‘bella’ serve a calmare tutti gli animi e si pensi solo a giocare a pallacanestro.
LA CRONACA. Partenza scoppiettante dei Phoenix che cominciano, sin da subito, ad attaccare a tutta velocità i FESTAioli che sembrano un attimo spaesati in attacco. Nessun punto per gli ospiti nei primi 5’ contro i 6 dei locali presi per mano un grandissimo Pirone. Coach Cicia, saggiamente, inizia a cercare risorse in panchina e trova Vitrone ed Affinita in grado di reggere l’urto dei Phoenix che, dopo aver toccato il +9 con 4 punti filati di Iannucci, vanno al primo stop sul rassicurante +7. L’inerzia è saldamente nelle mani dei viola che, però, si inceppano all’improvviso non trovando più la via del canestro; gli ospiti non fanno tanto meglio ma comincia a salire di giri il solito, immenso, Aragosa (6 punti nel periodo). Il canestro dei FESTAioli resta involato per sei, lunghissimi, minuti: i Phoenix tengono in difesa ma realizzano la miseria di 5 punti nel periodo (tre dalla lunetta) oltre a caricarsi di falli. Ancora Affinita ma, anche, capitan Barca sono i protagonisti del sorpasso quasi in dirittura d’arrivo. La partita si scalda, ulteriormente, nel terzo periodo: gli arbitri fischiano come vaporiere, i Phoenix vanno in bonus dopo appena 3’ e perdono totalmente la lucidità: i biancoblù capiscono la difficoltà dei locali e ne approfittano trovando tantissimi punti dalla lunetta (saranno 10 nel periodo grazie agli 11 falli fischiati contro i locali). Il clima è teso, vola qualche parola di troppo ma mentre i FESTAioli sono concentrati sul match, i Phoenix ne sono completamente usciti. Il vantaggio raggiunge la doppia cifra e solo una flebile fiammata di Proto e Spadaccio in avvio di quarto periodo sembra riaprire la contesa (33-42). Ma, nel momento del bisogno, sono Astarita e Aragosa a mandare i titoli di coda. Segue una lunga via crucis di 5’ dove le due squadre non segnano più, continuano gli screzi verbali ed il nervosismo rovina una partita che avrebbe meritato solo applausi a vincitori e vinti al suono della sirena.
PHOENIX – FESTAIOLI 39-53
PHOENIX: Barbato, Canzano ne, Pepe ne, Visca, Proto 9, Pirone 6, Iannucci 8, E.De Angelis ne, Paragliola, Razza 1, Spadaccio 15. All. Zanforlino.
FESTAIOLI: Barca 2, Astarita 13, De Masi, Baccaro ne, Affinita 12, L.Cicia 1, F.De Angelis, Aragosa 14, Iuliano 7, F.Vitrone 2, Veccia 2. All. M.Cicia.
ARBITRI: Colamatteo e Rinaldi.
PARZIALI: 14-7, 19-21, 28-40