Bosco e Lepore due leoni in mediana, il motore di questa Sessana: “E’ stato veramente un miracolo!”



Mauro Bosco, il match winner
Mauro Bosco, il match winner

E’ raggiante per la vittoria ottenuta il match winner di giornata, Mauro Bosco, centrocampista classe ’87 originario di Cascano, una delle tante frazioni di Sessa Aurunca. Si presenta per ultimo ai nostri microfoni, trascinato a forza dai compagni di squadra e dai dirigenti che lo spingono a superare quella timidezza che fuori dal campo contraddistingue un ragazzo tranquillissimo e ; lo stesso che in campo si trasforma in un vero e proprio leone. Il primo pensiero è all’importantissimo, quanto inaspettato gol che vale l’Eccellenza: “Non pensavo proprio di segnare questo gol molto importante; lo dedico alla mia famiglia, alla mia ragazza, al presidente Vrola e infine a tutta la squadra”. La voce è titubante, interrotta dalla forte emozione; ma il sorriso non mente, è quello dei giorni migliori: “Al mio arrivo a Sessa il presidente mi ha detto subito del progetto che aveva in mente, un progetto vincente per salire di categoria, la società stava puntando a vincere”. Ritornando al gol, a quel mancino che ha deciso un’intera annata di fatiche, lo descrive con la naturalezza di uno che è abituato a dare del tu al pallone. Lo aveva sfiorato la scorsa settimana, quando la sua incursione in area era stata fermata dalla traversa; ieri è andata in modo diverso: “Ho angolato la palla, l’ho appoggiata nell’angolino basso e ho fatto gol. Poi è venuta fuori un’esultanza spettacolare, dedicata anche a mio zio che stava in tribuna”.

Il capitano Carlo Lepore
Il capitano Carlo Lepore

Il capitano, Carlo Lepore si presenta con una maglietta che è l’emblema dell’annata appena trascorsa; davanti c’è scritto ‘E chi se l’aspettava’, dietro ‘Benvenuta sua ECCELLENZA’. E’ stato uno dei migliori in campo, ha guidato i suoi compagni alla vittoria, fiero di quella fascia che portava sul suo braccio sinistro: “Come c’è scritto su questa maglia, nessuno se l’aspettava. E’ veramente un miracolo questo che abbiamo fatto e l’abbiamo fatto con il cuore perché la società meritava tutto questo, insieme ai tifosi e a tutta la città”. Nonostante i crampi  a fine partita, il capitano non ha abbandonato la nave e ha stretto i denti fino all’ultimo secondo: “Non volevo lasciare i miei compagni di squadra; purtroppo i crampi sono arrivati – scherza e sorride – per la vecchiaia; in queste partite non gioca il calciatore ma gioca il cuore, quindi il cuore mi ha portato fino al novantesimo ed eccoci qui, stiamo per festeggiare qualcosa che, veramente, nessuno si aspettava. La società è partita con un obiettivo, poi a dicembre è stato cambiato tutto. E’ veramente un miracolo, lo ripeterò fino all’ultimo giorno della mia vita che questo è un miracolo veramente”. Poi un cenno al provvedimento che ha impedito ai tifosi di assistere all’ultimo atto della stagione: “Non so chi è stato, a volte sono loro che non ci fanno vivere le giornate di sport. Per noi questa doveva essere una giornata di sport, doveva esserlo sia per i tifosi della Sessana che per i tifosi dello Sporting Guardia  ma purtroppo non è stato così. Salutiamo i nostri tifosi, ce l’abbiamo nel cuore “. Infine la sportività che lo contraddistingue, lo spinge a fare i complimenti agli sconfitti: “Voglio fare i complimenti allo Sporting Guardia perché è veramente un buonissima squadra”. 




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