Il ‘Palacarrara’ di Pistoia domenica alle 18 sarà teatro dell’autentico spareggio playoff tra la Tesi Group e Pasta Reggia Caserta. Ad allenare la compagine toscana è Paolo Moretti che negli anni novanta ha incrociato diverse volte i bianconeri. La neopromossa compagine pistoiese, come conferma l’allenatore, è andata ben oltre le aspettative. “Arriviamo a questa sfida carichi dal punto di vista emotivo. Nonostante la stanchezza (Galanda e Daniel torneranno ad allenarsi solo oggi:ndr) e i dieci mesi intensi di lavoro, ci siamo guadagnati il diritto di giocarci il tutto per tutto davanti i nostri tifosi. La posta in palio è speciale tenendo conto il nostro avvio stagionale non proprio esaltante. Una partenza difficile, ma per certi versi programmata. Sapevamo di dover migliorare strada facendo potendo contare su quasi tutti giocatori che si affacciavano per la prima volta in un campionato europeo così difficile. Abbiamo lavorato sodo e bene acquisendo sicurezza e fiducia nei nostri mezzi. Siamo a quaranta minuti da un sogno e vogliamo giocarci le nostre carte fino in fondo”. Anche Caserta arriva all’ultima giornata con la speranza di raggiungere una posizione in classifica che ad ottobre era impensabile: “Entrambe ci giochiamo un risultato importante – continua Moretti – tutti sentiamo l’importanza della gara. Sia noi che Caserta amiamo giocare in velocità, ritmi alti e abbiamo tanto talento. Sicuramente sarà una gara equilibrata. In fondo la Juve come noi ha sovvertito tutti i pronostici e giustamente vuole provare a rientrare nella griglia playoff. Questo è stato un campionato ricco di sorprese; Pistoia e Caserta sono quelle positive, poi ci sono almeno due-tre squadre che hanno perso punti per strada non riuscendo a mantenere il passo delle dirette concorrenti. In fin dei conti è stato un torneo divertente e tranne il primo posto tutti gli altri verdetti sono ancora da assegnare”. Per chi ha la memoria lunga, quando si parla di Moretti lo si associa alla Virtus Bologna. In totale le sfide con i bianconeri campani sono state undici e l’attuale allenatore non le dimentica: “La prima volta che incrociai Caserta era in Coppa Italia, giocavo a Verona. Noi alla fine vincemmo la Coppa e loro il tricolore. L’anno dopo invece beccammo una doppia batosta contro il campioni d’Italia in carica. Caserta è sempre stata negli anni il simbolo del basket emergenze. Maggiò, Gentile, Esposito, Dell’Agnello, tanti giovani interessanti e partite infinite. I ricordi sono affascinanti e fa piacere che una piazza storica continui ad essere in massima serie”. Infine se potesse togliere un giocatore alla Pasta Reggia dice: “Molin perché è un collega che stimo e apprezzo molto. Gli stringerò la mano prima e dopo perché lo merita. Quella di domenica sarà la partita ed entrambi dobbiamo essere orgogliosi di giocarla”.