Ha segnato il gol che ha sbloccato la gara decisiva con il Gavorrano e ora Rosario Majella, dopo la conquista dei play-out, vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Sono arrivato qui fortemente voluto dalla società, ho sempre considerato l’Aversa Normanna una delle migliori della Campania spesso rendendomi conto di questo anche quando ci giocavo contro. Sono arrrivato ad Aversa per ripercorrere lo stesso cammino di quando sono stato a Campobasso, dove facemmo un vero miracolo. Questa volta sembrava anche più facile visto che c’erano già più punti in classifica”. Ma qualcosa è andato storto. Majella trova poco spazio nell’undici titolare, spesso siede in panchina fino ad arrivare addirittura ad essere fuori squadra. Inizia ad allenarsi da solo ma questo ancora non riesce a spiegarselo: “Quando a gennaio ho parlato con mister Di Costanzo sapevo bene, così come lo stesso allenatore mi fece capire, che dovevo giocarmi un posto in squadra. Mi disse che sarei potuto essere un calciatore da ultimi trenta minuti ma questo non è mai accaduto. Dopo le prime panchina sono stato costretto ad allenarmi da solo, ho fatto sacrifici e per questo oggi sono orgoglioso. Con il gol con il Gavorrano ho dato una mano all’Aversa Normanna e questo è per me un motivo di felicità. Ho sempre cercato di dare il massimo. La rete la dedico a me stesso, allenarsi da solo non è facile, ho aspettato il momento giusto per ritornare a far parte di questo gruppo e spero anche nelle prossime gare di poter continuare a dare il mio contributo”.