Giornata nera per il calcio sammaritano. Il Gladiator saluta la Serie D, dice arrivederci alla comitiva nazionale e ritorna a sedersi nei banchi delle retrovie regionali. Dopo aver sperato nella salvezza negli ultimi due mesi, in seguito al ritorno di Nunzio Di Somma sulla panchina, il sogno neroazzurro si è bloccato bruscamente oggi pomeriggio. Seppur non si fosse trattato di salvezza diretta, bensì di possibilità di accedere ai play-out tramite lo spareggio, c’era anche una fiammella di speranza nella città del Foro. Invece, una prestazione del tutto strana, quasi apatica, ha messo la parola fine su una stagione che identificare come travagliata è un eufemismo.
La tristezza. Ed è lo stesso Nunzio Di Somma a non capacitarsi di una gara che era stata preparata in tutt’altro modo: ”Più passa il tempo e più non mi spiego cosa sia successo in partita. La squadra non ha cacciato quella grinta, quella voglia di fare risultato, di mangiarsi il campo che è stato evidente nelle precedenti prestazioni. Pensare che il Bisceglie, al di fuori di ogni discorso ancora aperto, abbia avuto così vita facile mi fa star male”. Abbracciato e salutato da tutti i ragazzini che quest’anno hanno vestito la casacca neroazzurra, il trainer di Castellammare di Stabia sentenzia: “Oggi retrocede l’intero impianto calcistico sammaritano. Retrocede Nunzio Di Somma, Franco Papale, Daniele Luongo, Massimo Savoia, i calciatori, lo staff tecnico, la stampa, l’amministrazione comunale, la città, i tifosi. Oggi muore un sogno che tanti, a furia di sacrifici, hanno cercato di rendere ancora vivo ma che purtroppo è stato definitivamente messo in declino dai tanti problemi extracalcistici”. Avversità che esistevano ad inizio anno e che in questo finale di stagione hanno portato ogni cuore neroazzurro ad un passo dal soffocamento.