arcianise fermo forzatamente e domenica pomeriggio potrebbe chiudere la stagione regolare al quinto posto. Una posizione che fino ad un mese fa era impensabile. I gialloverdi avrebbero meritato almeno il podio, ma con una classifica così corta è bastato un pari per ritrovarsi quinti. Il direttore tecnico Alessandro Malafronte non nega il dispiacere per non essere riusciti a rimanere lassù: “Un piazzamento decisamente bugiardo per quanto visto e dimostrato nell’arco della stagione. Siamo stati in vetta per ben ventiquattro giornate e francamente non ci aspettavamo di finire in questa posizione, ma ai ragazzi vanno fatti solo i complimenti. Un gruppo giovane che si è impegnato alla morte. Forse abbiamo pagato qualcosa in trasferta però adesso ci concentriamo sui playoff sperando di fare quanta più strada possibile. Non sarà una passeggiata, ma non cambieremo il nostro stile. Giocheremo all’attacco senza timori dando filo da torcere a qualsiasi avversaria incontreremo”. Quando si tirano le somme c’è anche tempo per guardarsi indietro e fare i conti con i rimpianti. “In qualche trasferta avremmo potuto fare molto di più. Mi riferisco a Santa Maria e Vico Equense, ma anche San Severo contro un avversario che sembrava giocarsi tutto. Avendo una rosa con l’età media tra le più basse del girone, calciatori abituati sempre a campionati di media-bassa classifica, non ci si può proprio lamentare. In fin dei conti abbiamo i punti che meritiamo”. Probabilmente il primo turno si giocherà contro il Taranto. Partita secca e tanta voglia di rivincita da parte dei rossoblù che con il pareggio del Progreditur hanno detto addio ai sogni promozione. “Ho avuto modo di conoscere sia il presidente Nardoni che mister Papagni. Sono due signori che meritano altri campionati. L’eccessivo nervosismo di domenica era dovuto all’amarezza del momento. Sono sicuro che verremo accolti in maniera straordinaria e in campo ce la giocheremo alla pari”. Un campionato ‘zoppo’ vista l’esclusione del Nardò. L’ha spuntata il Matera anche se Malafronte non nasconde le proprie perplessità: “Esteticamente è stato bello, molto combattuto e ricco di colpi di scena. L’ha vinto la squadra più furba, non certo la più forte. O se preferite sono stati fortunati: andarono a San Severo e vinsero 4-0. Due settimane dopo abbiamo perso noi 3-0 al termine di una battaglia vera e propria. Diciamo che a volte il calcio sorprende…” Capitolo playout. Il Gladiator dovrà battere il Bisceglie per raggiungere gli spareggi salvezza e giocarsi il tutto per tutto in un doppio scontro. “Ai cugini è doveroso fare un grosso in bocca al lupo, speriamo di incontrarli anche in futuro perché sono una piazza importante per questa serie D”. E sul futuro taglia corto: “Ci siederemo al tavolo con la proprietà e faremo una serie di valutazioni per capire obiettivi e traguardi da raggiungere. Quest’anno è stato un qualcosa di incredibilmente bello. Visto l’organico allestito avevamo tutto da guadagnare; c’era voglia di dimostrare il valore sia tecnico che dirigenziale. La gente da noi si aspetta almeno la conferma su questi livelli e ovviamente non sarà affatto semplice”.