Continua a dare una mano al club ma non veste il ruolo che ha ricoperto fino allo scorso dicembre, poiché sta aspettando che Francesco Stellato rassegnerà le dimissioni. Il segretario Massimo Savoia è stanco della situazione venutasi a creare all’ombra dell’Anfiteatro e rivela tutta una serie di argomentazioni che riguardano da vicino il Gladiator. Intercettato dalla nostra redazione, come un fiume in piena ha spifferato diversi aneddoti che avrebbero potuto garantire un futuro diverso al club della città del Foro.
“Non si riesce a capire il motivo per cui il commissario straordinario Francesco Stellato non si dimette, quando non è ben voluto dalla squadra, dallo staff tecnico, dagli addetti ai lavori e dai tifosi. Mi da il senso come se una lenta agonia voluta non si sa da chi è alle sue spalle, voglia portare alla morte della gloriosa società del Foro, come avvenuto a Ragusa, a Nardò etc, forse per dare spazio ad altre realtà nascenti.
La posizione del commissario straordinario in carica è ambigua, non presentandosi più al campo per seguire le sorti della società che lui al momento, anche se inibito, rappresenta, e federalmente tale comportamento non è ammissibile ed è pena di ulteriori sanzioni disciplinari ai sensi del comma 1 dell’art.1 del Codice di Giustizia Sportiva.
La sua inibizione non gli permette di avere contatti con la F.I.G.C., ma la responsabilità del sodalizio che lui rappresenta è intatta, quindi, attenzione, la inibizione che non sia il classico nascondersi dietro un dito, per cui il suo comportamento ambiguo, latitante e completamente indifferente dovrebbe lasciare spazio alle dimissioni mettendosi da parte vista anche la sua indesiderabilità in quel di S.Maria Capua Vetere.
Mi duole pensare che una società dal blasone come il Gladiator debba scomparire per gestioni che dire fallimentari è poco.
Da non dimenticare gli sfracelli che ha fatto, mal consigliato dal suo fido Rosario Cicia non avente titolo quest’ultimo e non avendone mai avuto nell’ambito della società Gladiator, in occasione dei pagamenti del mese di dicembre ai calciatori e ai collaboratori, aventi diritto, rischiando, entrambi, l’incolumità propria da parte dei calciatori, di qualche collaboratore e dei tifosi, permettendosi il suo fido suddetto, di infangare in maniera sfacciata e a titolo gratuito, ad un calciatore, l’etica dell’ex Segretario Massimo Savoia, persona ben nota nell’ambito dello sport regionale, e perché no, nazionale avendo ricoperto carica federale di una certa responsabilità.
La testardaggine di Stellato a non dimettersi, e non so da chi voluto ancora in carica e perché, ha compromesso l’avvicinamento di aziende e imprenditori che avrebbero portato moneta sonante, come sponsor o pubblicità, sia per l’attuale stagione sportiva che per la successiva, risolvendo parecchi problemi pendenti. A me personalmente è stato detto apertamente che fin quando c’era lui come Commissario Straordinario nessuno si sarebbe mai avvicinato, le porte si sarebbero aperte solo con la mia nomina a Commissario Straordinario.
Il mio primo contatto fu un certo dott. Joseph Cala, persona speciale per quanto ho avuto la fortuna di ascoltarlo, intenzionato a rilevare la Società per portarla nei campionati professionistici, creando un’azienda manageriale da quotare successivamente in borsa. Avrebbe voluto un incontro con il Sindaco dott. Biagio Di Muro. Io personalmente non vado dietro le chiacchiere della gente, dei ritagli di giornale, o dei siti internet, a me piace parlare, guardare negli occhi le persone e pesarle. Si fece un discorso a largo raggio, campo in sintetico, eventuale nuovo stadio e una organizzazione da college americano, creando calciatori in casa e affiliazione con società professionistica.
E’ da prendere come esempio il Presidente della Casertana Giovanni Lombardi, salernitano doc, venuto a Caserta per un rilancio della Casertana, la Casertana è in Serie C unica, e prossima a tentare la scalata alla Serie B. E’ un Presidente che stimo moltissimo.
Allora tornando alla questione del primo contatto che ebbi, perché vendere la pelle dell’orso prima che venga ammazzato?
Secondo contatto, un’impresa edile di Limatola, con cui ho amicizia da tanti anni, disponibile ad una iniziale sponsorizzazione, ma solo con il mio Commissariamento.
Terzo contatto con cui ci saremmo dovuti sedere a tavolino per parlarne, imprenditori di Caserta, ma solo con il mio Commissariamento.
Quarto contatto, aziende del napoletano, ma solo con il mio Commissariamento.
Vorrei ricordare a quanti leggeranno che sul capo del Gladiator pendono, come spada di Damocle, due vertenze pericolose, la prima del calciatore Nunzio Pagano cui mi sono fatto io carico della risoluzione, parlando direttamente con il calciatore, con cui si è instaurato un rapporto cordiale e di amicizia e non disdegnando un suo eventuale primo tassello in forza per la stagione 2014-2015, e con il suo legale facendo congelare la situazione presso la F.I.G.C. di Roma, avendo trovato l’accordo di risoluzione in tempi brevi, ma solo con il mio Commissariamento, evitando un altro sicuro punto di penalizzazione. Il contatto avvenne il 9 aprile e il 12 aprile.
Senza questi contatti, essendo già abbondantemente scaduti i 30 giorni entro i quali avremmo dovuto sanare la pendenza, sicuramente saremmo già stati condannati di un altro punto di penalizzazione. E non so se ad oggi, ad una giornata dalla fine del campionato, e che grazie a me sono riuscito a traslare i tempi, saremo penalizzati o se il punto di penalizzazione andrà a ricadere sul successivo campionato 2014-2015.
La seconda vertenza è quella recente, riguardo al calciatore Carlo Temponi del Marcianise, cui avrei voluto risolvere anche quest’anno, per ripartire l’anno prossimo puliti. Non solo, ma avevo anche messo in preventivo il saldo, come da accordi depositati e intercorsi con i calciatori, delle spettanze a loro dovute, con le entrate menzionate prima, ma ripeto solo con il mio commissariamento. Ho voluto porre in chiaro la situazione post-Vito per far capire che, a tutt’oggi, con il perdurante Commissariamento Stellato, siamo caduti dalla padella nella brace.
Mi dispiace caro Gladiator, mi auguro che possa rimetterti in piedi quanto prima rivolgendo un appello a quanti possano dare una mano per il vecchio ma mai domo gladiatore, passando per le mie informazioni”.