Che il Comune di Caserta avesse un mare di problemi è cosa risaputa, ma a volte per risolverne uno basterebbe il semplice dialogo. Da oltre un mese monitoriamo la vicenda legata al diamante di San Clemente che versa in condizioni pietose. Un impianto abbandonato a se stesso e che avrebbe bisogno di urgenti lavori di manutenzione. Ieri un tecnico della Federazione Italiana Baseball e Softball ha effettuato un sopralluogo all’interno della struttura dichiarando non a norma la struttura. Decisione che di fatto estromette i Falchi Caserta dal campionato di serie B che scatta domenica. Una sconfitta per lo sport cittadino e soprattutto per l’Amministrazione comunale che non si è nemmeno degnata di dare una risposta al club neroarancio. Lo stesso Sindaco Del Gaudio aveva promesso di interessarsi alla vicenda, ma la società presieduta da Mimmo Rotili non ha più avuto risposte. Anche il dirigente Ettore Rossetti ha provato a sollecitare il primo cittadino attraverso i social network. “Complimenti sindaco – ha scritto sul profilo facebook di Del Gaudio – quel “stiamo risolvendo” (secca risposta del sindaco qualche giorno fa) ha comportato, come unico risultato, dopo mesi di solleciti da parte del presidente Rotili, un unico risultato: il tecnico inviato dalla federazione ha dichiarato la ‘non omologazione’ dello stadio e la conseguente impossibilità di iscrizione della società al campionato di serie B. Complimenti, per come è ridotto lo stadio, si tratta di un’ottima gestione della cosa pubblica. La domanda sorge spontanea: dove finiscono gli interessi pubblici e dove nascono gli interessi di privati imprenditori a cui viene lasciata (non si sa in che modo) la gestione della cosa pubblica? Nel mezzo un gruppo di atleti, tifosi e sportivi che ha come unico interesse l’esercizio dello sport”. Uno sfogo legittimo che evidenzia la mancanza di comunicazione tra la politica e il privato. Sarebbe bastato rendere fruibile quel diamante invidiato, negli anni novanta, da molte società del nord Italia senza far morire il baseball casertano.