Quando i canestri di Mckie violarono Piazzale Segni: per Caserta Sassari è un tabù lungo otto anni



Brembilla protagonista a Sassari nel '94
Brembilla protagonista a Sassari nel ’94

Sfida numero dodici in serie A al ‘Palaserradimigni’ tra la Dinamo e Juvecaserta. Quattro in massima serie e otto tra A2 e playout. Il bilancio, compresa la Coppa Italia del ’90-’91 (Phonola vittoriosa sia all’andata che al ritorno) parla di tredici vittorie biancoblù e dieci casertane su ventitrè gare ufficiali. Ma il totale è destinato a crescere se consideriamo il 2-1 per il Banco nei playoff di B1 2001-2002 e il doppio confronto vinto dall’allora Lbl 80-81 e 79-76. Il 1 maggio ’94 i due punti andarono aila Dinamo che si impose 91-86 nell’ultima giornata di andata dei playout girone giallo. Curcic e Thomas mandarono in tilt i bianconeri il cui destino era ormai segnato. Wood ne mise 34, ma non bastarono. Fu l’ultima apparizione di Shackleford con la Onyx prima del ritorno negli Usa.  Il successivo 9 ottobre rivincita di Caserta che passò 83-84 grazie ad un ottimo lavoro di squadra e cinque in doppia cifra. Sassaresi che nonostante i sei uomini in doppia vennero beffati da un canestro di Brembilla senza riuscire a replicare. Poi una lunga serie di ko, cinque di fila a partire dal 21 febbraio 1996 quando Mannion e compagni caddero sotto i colpi di Jarvis Lang (in doppia doppia). Gli uomini di Michelini furono superiori in tutto ed ebbero la meglio anche nella fase ad orologio 74-72. In quella occasione partita molto più equilibrata: Mannion top scorer con 28 punti, ma Sassari costruì la vittoria sotto canestro con otto rimbalzi in più frutto di una serataccia dei lunghi Pastori-Tufano. Stessa musica il 16 gennaio ’97 quando Haynes ne mise 29 vincendo il duello a distanza con Kareem Townes. Doppia per Battie, ma grande precisione di Rotondo nel tiro pesante. Dopo aver chiuso avanti di sette il primo tempo, Caserta il 14 dicembre 1997 cedette 84-73. Abram e Banks ne misero 41 in due con i play micidiale dai 6,25 (4/4) e il pivot facile su Van Veldhuizen. A Caserta, che in estate sarebbe scomparsa dal panorama cestistico, servirono a poco i ventuno punti di Kingsbury. Nell’ultima giornata dell’orologio, a Caserta sarebbe servita la vittoria per artigliare i playoff, ma alzò bandiera bianca 99-90. Hight di Guy Goodes (28), otto carambole in più, ma ormai senza stipendi la testa dei casertani era già a casa. Sassari ebbe 30 punti in 33 minuti da George Banks e 21 da Matthew Alosa. Dopo otto anni tornarono a duellare il 19 marzo 2006 e a spuntarla furono ancora i padroni di casa (67-65). Rotondo (16) e Colson (17) top scorer di una partita davvero brutta. Riscatto il 22 ottobre successivo quando trascinata dallo ‘sceriffo’ McKie (21), Caserta passò 88-78 nonostante dall’altra parte i 24 del solito Rotondo. Il resto è storia recente. Tre scoppole di fila gridano vendetta: quattro affermazioni su quattordici sono proprio poche, due punti domenica sera spalancherebbero le porte dei playoff alla Pasta Reggia. 




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