Favore ricambiato, 1-1 e si va alla ‘bella’. I Phoenix (griffati Guggenheim Pub, Laboratorio di analisi IGEA, Ristorante Locanda Battisti e Beauty Styling) sbancano con merito il Pala Ilario ed impattano la serie con l’Atletico PKH (targato AWSM Store, Coffea, Evolution Bikes e GoldBetCafè) che, complice una serata allucinante al tiro, esce sconfitto e spreca il match point qualificazione. Una partita strana, nervosa, dove il bel gioco ha latitato ed ha vinto chi ha fatto qualche errore in meno: i viola hanno eretto un muro a difesa del proprio canestro, tutti hanno lottato alla morte su ogni pallone ed, alla fine, il risultato li ha giustamente premiati. L’Atletico, invece, si mangia le mani per la chance sprecata: oggettivamente, però, non è quantificabile la serie di tiri sputati dal ferro ‘nemico’ del Pala Ilario. Così come non si sono più contati gli errori dalla lunetta. E pensare che i rossoblù sono riusciti, comunque, a concedere la miseria di 48 punti ai forti avversari. Ma quando ne segni 43… non vinci mai. Nuovamente da rimarcare l’arbitraggio: stavolta è stato più permissivo, ha concesso di più ai contatti ma è stato lineare per tutta la gara quindi bravi anche a Iavarone e Pastore. Dulcis in fundo la cornice di pubblico: nuovamente sopra le 100 presenze, uno spot per la Uisp.
LA CRONACA. I primi minuti sono di studio… studio di come massacrare i ferri del Pala Ilario: non segna nessuno, l’Atletico stranamente è confusionario ed accetta un ritmo altissimo. I Phoenix lottano come leoni ma non segnano. Apre le danze Russo dalla lunga distanza per il primo ed unico vantaggio del PKH ma i viola si svegliano dal torpore e cominciano a trovare la via della retina con uno scatenato Proto (9 nel periodo). Gli ospiti prendono un lieve vantaggio e non sanno ancora che lo terranno fino alla sirena conclusiva. Sì perché la partita procede con l’Atletico che sbaglia praticamente tutto e solo grazie alla difesa tiene aperta la contesa. Nel secondo quarto si sveglia anche Spadaccio ma il jolly per coach Zanforlino (che festeggia nel migliore dei modi il compleanno) è Iannucci: prima un pazzesco buzzerbeater sulla sirena del primo tempo tirando, praticamente, dalla curva del Pala Ilario, poi un altro missile ed i Phoenix volano sul +8. Il PKH fa leva su Argenziano e Iodice per restare in scia fino al -5 della pausa lunga. Il terzo quarto si consegna alla storia del PKH come uno dei peggiori di tutti i tempi: chiunque tiri sente solo il rumore del ferro a respingere la conclusione. I viola non fanno nulla di straordinario in attacco ma grazie a Spadaccio e Iannucci (sempre loro) toccano il 28-40. L’Atletico continua a sbagliare tutto anche dalla lunetta e quando crolla sul 30-45 al 35’ sembra veramente finita. Di colpo i Phoenix smettono di giocare, forse stanchi, ma aspettano solamente la sirena. Il PKH ci mette tutto il cuore possibile e con Argenziano, Russo e Laudisio rientra fino al -3 a 10” dalla sirena. La mano di Spadaccio e Razza non trema dalla lunetta e scorrono i titoli di coda. Vincono i Phoenix, si va alla ‘bella’ in programma giovedì prossimo a Casagiove.
ATLETICO PKH – PHOENIX 43-48
ATLETICO PKH: Baccigalupi 4, Pezzella, Russo 10, Argenziano 10, Iodice 6, Laudisio 4, Anzoini, Di Silvestro, Chiacchio 1, O’Connor, Scialli 4, Napoletano 4.
PHOENIX: Barbato, Canzano, Pepe, Visca 3, Proto 9, Pirone, Iannucci 12, De Angelis, Paragliola 2, Razza 2, Spadaccio 20. All. Zanforlino.
ARBITRI: Iavarone e Pastore.
PARZIALI: 13-15, 22-27, 30-40.