Cellole, i ringraziamenti di Cattolico per la salvezza conquistata



Il ds Luigi Cattolico in compagnia del capitano Diego Vitale
Il ds Luigi Cattolico in compagnia del capitano Diego Vitale

Al termine di un campionato concluso con una salvezza sudatissima per il Cellole Calcio, il direttore sportivo Luigi Cattolico, chiamato a stagione in corso nel tentativo di salvare una squadra che navigava in cattive acque, ringrazia coloro che hanno reso sportivo questa piccola impresa.

“Quando sono stato chiamato a Cellole, la situazione non era per niente facile, la squadra di inizio campionato non c’era più e trovare nuovi calciatori svincolati che abbracciassero il progetto era un’impresa ardua perchè i fondi messi a mia disposizione dal presidente Sauchella non erano tantissimi. Nonostante ciò siamo riusciti nell’impresa di salvare questa squadra, grazie alla voglia e allo spirito di sacrificio di questi ragazzi e alla passione della nuova società che ha fatto grandi sacrifici per onorare gli impegni presi. Al gruppo di coloro che sono rimasti da inizio stagione – continua il ds mondragonese – guidato dal capitano Vitale, ho aggiunto qualche ritocco come Capasso, ottimo difensore classe ’92 con un passato in serie D con il Nola, Taglialatela, attaccante mancino classe ’91 di Mondragone, Canfora, attaccante ex Pianura classe ‘89  e Cerrato, esterno sinistro ex somigliano classe ‘89 i quali si sono subito ambientati e calati in questa realtà. Ci siamo salvati con una giornata d’anticipo, i ragazzi ci hanno regalato grandi soddisfazioni con le vittorie contro Sessana, San Felice e San Marco Evangelista. Ci tengo a ringraziare in primis il presidente Auchille Sauchella per avermi voluto a Cellole, poi il segretario Verrico, uomo fondamentale della società, Antonio Freda, Michele Vitale, i due tecnici che ci hanno aiutato in questi mesi, Iovino e Di Pasquale e tutti gli altri collaboratori, dal primo all’ultimo. Questa salvezza è la dimostrazione che nel calcio la competenza e la passione recitano un ruolo importantissimo. Spero di non aver dimenticato nessuno, voglio omaggiare tutti i ragazzi che mi hanno permesso di conservare il mio piccolo record personale: non sono mai retrocesso da direttore sportivo. Il merito è tutto il loro, che sono scesi in campo e hanno lottato fino all’ultimo secondo. Alla fine si fa a gara per salire sul carro dei vincitori, ma chi conosce bene gli eventi saprà anche attribuire i giusti meriti. Infine –  chiude il direttore – voglio lasciare un mio saluto personale a Peppe Feola, un ottimo calciatore ma soprattutto un grande uomo. Non sono io a dirlo, le testimonianze di affetto che ha ricevuto in questi giorni lo dimostrano, ci ha lasciato prematuramente e sono stato davvero scosso dalla notizia. Nella penultima di campionato abbiamo ospitato il Real San Felice a Cellole e Peppe era in tribuna insieme a me, abbiamo visto la gara assieme. Sono davvero dispiaciuto, lo saluto con tutto il cuore. Ciao Peppe! “




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