E’ stata una settimana ricca di emozioni quella che si è conclusa ieri pomeriggio con l’ultima sosta prevista per questa stagione regolare dopo quelle per le Final Eight di Coppa Italia che hanno visto trionfare il Banco di Sardegna Sassari. Questa volta a tenere tutti comodi in poltrona o sui sediolini del Pala Rossini di Ancona, l’All Star Game, ovvero la sfida che mette di fronte la nazionale italiana con la migliore selezione di straniere vitati dal pubblico e non fino a quel momento. Un finesettimana emozionante per la presenza di Vitali (peccato per quella saltata di Claudio Tommasini per infortunio al piede che proprio nella prossima settimana dovrebbe avere un ulteriore riscontro dal consulto che arriverà, dunque, dopo quindici giorni di stop e terapie), per quella di Brooks, ma soprattutto per le schiacciate di Chris Roberts. Ma anche una settimana emozionante, dall’alto societario specialmente nella parte finale e quindi nel weekend stesso. Ad alzare la voce su un argomento delicato, infatti, è lo stesso proprietario della Juve Raffaele Iavazzi. L’argomento i playoff, quello su cui si è sviluppato il tutto, però, non sono state le sconfitte, non sono state le prestazioni deludenti in trasferta che hanno solo innalzato il coefficiente di difficoltà di partecipazione dei bianconeri alla post season o quanto meno le due sconfitte contro due team assolutamente alla portata di Caserta come Bologna e Varese che invece potevano chiuderne definitivamente o quasi il discorso, ma la vicenda Montepaschi Siena. Una vicenda che era circolata già dai primi giorni della settimana e che evidentemente era giunta all’orecchio dello stesso ex presidente della Juve che ha voluto ribadire in maniera categorica e senza riserve il proprio pensiero. Alla base di tutti, dunque, l’idea di voler far ricorso nei confronti della partecipazione quasi certa ormai, della Mensana ai prossimi playoff. Il motivo di tutto è ormai di dominio pubblico ed è stato suffragato dalla trasmissione degli atti di liquidazione della società toscana da parte della Fip alla Procura Federale. Voci che hanno infastidito e non poco lo stesso Iavazzi che prima ancora di parlare dell’importanza proprio in chiave playoff della prossima sfida – destino vuole proprio contro Siena – ha voluto spazzare via ogni dubbio a suo modo ed in questo modo riproponendovi lo stralcio più significativo delle sue parole: «I playoff si conquistano sul campo e non in tribunale. Vogliamo essere protagonisti con le nostre mani e quindi se arriveremo noni non faremo ricorso nei confronti della Mensana». Chiaro, tondo e cristallino. Un messaggio, allora, che arriva sulla base della stessa frequenza di chiarezza anche alla squadra, visto che da questo pomeriggio è ufficialmente iniziata la settimana di preparazione alla prima delle quattro finali che attendono Caserta. Un tour de force per la conquista di un posto tra le prime otto d’Italia, che non poteva iniziare nel modo migliore e cioè tra le mura amiche. Già perché se la Juve ed i suoi tifosi possono storcere il naso per l’andamento in trasferta dove la vittoria ormai manca da un lontanissimo 26 di dicembre, quando le faccende casertane hanno come contorno il verde di Pezza delle Noci, il sentimento è praticamente quello opposto. Ed allora parlano i numeri: se nel 2014 non si è mai vinto in trasferta e quella a Siena il giorno successivo a Natale è stato l’ultimo sorriso esterno, qualche giorno più tardi è stato anche il tempo dell’ultima volta che gli aficionados della Juve hanno dovuto lasciare il Palamaggiò con qualche rammarico e con l’amaro in bocca. Risale, dunque, al 29 di dicembre l’ultima sconfitta casalinga di Mordente e compagni che persero due punti contro Sassari, prima di dare il via ad un filotto di sei successi consecutivi, che hanno allungato a 9 il conto di vittorie complessive in stagione della truppa di Molin. Un filotto in cui si è vista una Juve cambiata, mutata nello spirito e nelle gambe rispetto alle prove in esterna, ma soprattutto cinica e senza pietà in maniera tale da mettere ko squadre stile Reggio Emilia, Avellino e Cantù. Le fortune bianconere fino a questo momento, infatti, sono sempre arrivate dalle partite casalinghe, l’ottava posizione è merito delle vittorie casalinghe ed allora è a Palamaggiò e ai tifosi che Caserta deve appellarsi per continuare a sognare la post season.