Dopo la festa promozione, i falchetti saranno impegnati sul difficile campo dell’ Aversa. Un solo precedente in casa dei normanni, relativo al campionato di Promozione 1953/54, esattamente, il 22 novembre 1953, i falchetti sul campo si imposero per 3-2, ma fu poi tramutato in 2-0 a tavolino a favore dei normanni, in seguito al tesseramento irregolare di un calciatore. Un derby che si annuncia infuocato, dove si affronteranno due squadre che non vincono da tempo, i falchetti sono a secco da sette gare, mentre i normanni da nove gare, e arrivano da sei pareggi consecutivi, in più, da un lato c’è ancora in palio il primo posto, dall’ altro c’è in gioco la salvezza. Attualmente la formazione normanna occupa la tredicesima posizione in classifica a pari merito con l’Aprilia, e ciò comporta, che se finisse oggi il campionato sarebbe retrocessa in serie D senza nemmeno passare per i play-out. Il cammino casalingo dell’ Aversa è lo specchio di quello in trasferta dei falchetti, 21 punti conquistati in 15 gare disputate, frutto di 5 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte e il risultato che manca da più tempo in casa, è proprio la vittoria, esattamente dal 15 dicembre scorso, 3-1 al Foggia, proprio la domenica successiva alla gara di andata coi rossoblù. Nel girone di ritorno l’ Aversa ha conquistato appena 13 punti, sette in meno rispetto allo stesso periodo dell’ andata, peggio, hanno fatto solo Poggibonsi e Castel Rigone. I gol fatti totali sono 27, terzo peggior attacco, di cui 15 nel primo tempo e 12 nel secondo tempo e il periodo di maggiore prolificità è sul finire della prima frazione di gioco con 6 reti realizzate. I gol subiti totali, invece, sono 34, di cui 19 nel primo tempo e 15 nel secondo tempo, e il periodo di maggiore flessione, è alla fine del primo tempo con 8 gol subiti. L’ Aversa di Nicola Provenza, nonostante il periodo negativo, può contare su una rosa condita da buoni giovani e da calciatori esperti di prima fascia. Tra i pali c’è Giovanni Russo (classe ’92) arrivato a gennaio dalla Nocerina. A difesa troviamo, Rosario Di Girolamo (classe ’84) ex-Treviso, il giovane, Luigi Badij Djibo (classe ’94) di proprietà dell’ Atalanta, e gli ex-Melfi, Mattia Gennari (classe ’91) e Pasquale Porcaro (classe ’88). A centrocampo, tra i calciatori di maggior spicco, troviamo, l’ argentino Federico Comini (classe ’87) ex-Andria e Avellino, Felice Prevete (classe ’87) ex-Poggibonsi e Cavese, e Cristian Suarino (classe ’90) ex-Melfi. Il reparto avanzato, infine, è di quelli da far gola anche a formazioni di categoria superiore, a cominciare con Giorgio Di Vicino (classe ‘80) ex-Napoli, poi c’è, Salvatore Galizia (classe ’79) ex-Paganese e Maricanise, si passa poi, all’ ex-rossoblù, Rosario Majella (classe ’79), quindi, Luca Orlando (classe ’90) ex-Paganese, e infine, l’ argentino Jesus Sebastian Vicentin (classe ’83) ex-Avellino e Juve Stabia.