In un gruppo non ci sono solo i riflettori del palcoscenico ad illuminare i protagonisti, ma c’è anche chi lavora dietro le quinte e ha un ruolo ancor più importante che si manifesta nel lavoro quotidiano in allenamento o nella capacità di dare manforte alle compagne. Il Centro Diana Casagiove che arriva alla semifinale playoff che vale la A2, ha un pacchetto di giocatrici unite e affiatate, che lotta senza paura e con un’unica passione, e tra queste la figura di Claudia Politi è una di quelle che fanno capire che sport meraviglioso sia la pallacanestro. Sempre al suo posto, pronta a sacrificarsi sia come aggiunta al pacchetto lunghe che a quello esterne, potrebbe essere al tempo stesso tanto poco appariscente quando fondamentale. Sempre a sgomitare von tanto cuore in ogni allenamento, a dare minuti di sostanza a coach Antonio Vinciguerra spesso e volentieri in situazioni di emergenza, sa farsi trovare pronta come poche e ha sempre una parola gentile per le compagne. Un piccolo e prezioso tesoro che completa il quadro delle biancoblu maculate e che abbiamo intervistato prima del match contro Pomezia.
Come ci si sente ad aver raggiunto un prestigioso successo e una posizione in classifica che vale un risultato storico per il Centro Diana?
«É una grande soddisfazione aver raggiunto i playoff, perché nonostante la posizione in classifica di partenza a quattro punti, siamo riuscite dando il massimo ad arrivare prime. Per me in particolare é una forte emozione, dal momento che non ho mai avuto l’occasione di giocare un playoff per l’A2».
Si é già fatta un’impresa, ora dove volete arrivare?
«L’obiettivo adesso per la nostra squadra é raggiungere la finale, non dobbiamo guardare indietro, ma solo avanti, partita dopo partita».
Quale puó essere la chiave per mettere in difficoltá Pomezia?
«Giocare una partita di playoff é tutta un’altra storia, preparare la partita tecnicamente e tatticamente non basterà: dovremo metterci il cuore e giocare azione dopo azione al massimo della concentrazione come se fosse l’ultima».
Quale parte del lavoro quotidiano in allenamento giudichi fondamentale per la crescita tecnica e non solo del gruppo?
«Dell’allenamento ritengo fondamentale l’ultima parte, nella quale giochiamo 5vs5 e proviamo gli schemi e le soluzione più adeguate per mettere in difficoltà le avversarie. Qui si forma la chimica di squadra e ci si migliora confrontandosi».
Hai lo spazio per dire quel che vuoi e caricare i tifosi…
«Vorrei ringraziare le persone che vengono al palazzetto a sostenerci e che ci hanno dato il loro supporto anche nei momenti più difficili di questa stagione. Ora vogliamo dare anche noi a loro qualche emozione: ci proveremo senza paura».