Tiene ancora banco sulle pagine sportive di mezza Italia la notizia del ricorso del Marcianise contro il Gelbison e il conseguente risultato non omologato. Nello scorso turno del girone H di Serie D i gialloverdi persero sul campo 3-2, all’ultimo respiro, tra l’altro per il gol di Sica al 93’. Tante polemiche, soprattutto da Taranto e Matera, le cui società calcistiche sono dirette concorrenti per la promozione in Serie C unica del Progreditur Marcianise. Il direttore generale D’Anna ha parlato di un tesseramento irregolare per la compagine di Vallo della Lucania e di un giocatore sceso in campo. Quindi, subito è stata scartata l’ipotesi Iannelli, ultimo arrivato in casa Gelbison e soprattutto mai sceso in campo contro il Marcianise. A fare ‘outing’ è stato proprio il diretto interessato, tra l’altro residente in Terra di Lavoro, Alfonso Camorani, quasi 36 anni e alle spalle tanto professionismo e tante piazze di rilievo. La questione è semplice si parla di doppio tesseramento. Infatti, oltre ad essere giocatore del Gelbison, Camorani è anche presidente dell’ASD Recale 2002-Alfonso Camorani. Il doppio tesseramento non è consentito. Ora, però, bisogna vedere se inciderà sulla decisione del giudice sportivo l’aspetto temporale della vicenda. Infatti, lo stesso Camorani ha dichiarato: “Sono tesserato col Gelbison da prima di diventare presidente della scuola calcio e quindi rischio più io, con una squalifica che la società che contro il Marcianise ha meritato la vittoria sul campo”. Ora stando all’aspetto temporale, come si evince anche dai nostri archivi Camorani dovrebbe essere stato tesserato con i cilentani tra il 24 e il 25 luglio 2013, più o meno in contemporanea sarebbe ‘nata’ la scuola calcio che porta il suo nome, nella forma attuale e quindi con le cariche che presentano Camorani come presidente. Ma potrebbe, non valere affatto questo aspetto ai fini del giudizio e quindi non possiamo ancora esprimere un giudizio nella disputa tra il campione recalese e il Marcianise. Nei prossimi giorni ne sapremo di più.