Doppietta, ma di quelle che non piacciono per niente. Il doppio turno esterno tra Casalecchio di Reno e Masnago regala uno ‘0’ alla Juvecaserta che continua, inesorabilmente, a perdere in trasferta. Tanto splendida in casa quanto vulnerabile in esterna, la banda di Molin spreca un’altra occasione colossale per mettere una pietra tombale al discorso qualificazione. Non ho visto la gara contro le ‘Vu Nere’ ma, a naso, la sconfitta contro Varese mi sembra molto simile: anche domenica Roberts e soci hanno tranquillamente dimostrato di poter vincere, di poter conquistare i due punti, di poter soggiogare l’avversario. Anche stavolta, però, al suono della sirena è arrivato uno stop. Meno male che, almeno, è stata conservata la differenza canestri nel confronto diretto. Inutile parlare dei singoli quando arriva una sconfitta che, francamente, poteva essere evitata sia per l’andamento del match, sia per gli errori fatti dai varesini sia per la mancanza di killer instinct dei casertani. Varese era, anzi è, una squadra in difficoltà; Caserta l’ha aiutata a tirarsi fuori dal fossato.
MENTALITA’. E’ una questione di mentalità prima ancora che tecnica o tattica: una squadra che non vince dal 26 dicembre in trasferta ha una problema di mentalità, poche storie. Sì, perché la Juve ha più volte dimostrato di poter passare anche lontano dal Palamaggiò ma, o per un motivo o per un altro, si è sempre fermata gettando alle ortiche (almeno) tre occasioni per chiudere il discorso qualificazione playoff. Meno male che dietro stanno facendo la gara a ‘chi sbaglia di più’ e questo acuisce la rabbia ma non la cancella. In casa c’è una forte mentalità vincente, citofonare Avellino e Cantù, in trasferta no. Si acquista col tempo? Sì, ma il campionato sta finendo e bisognava già averla. Peccato, c’è sempre quell’impressione che ai bianconeri manchi pochissimo per trasformarsi in splendido cigno.
LA CORSA PLAYOFF. Reggio Emilia, ormai, è settima.. dietro c’è la bagarre. Caserta avanti di una vittoria ma Avellino, Bologna, Venezia e Pistoia sono ancora dannatamente in corsa. Vedendo l’andamento del campionato, di queste ultime giornate, Bologna sembra avere qualcosa in più, la Juve, però, torna a giocare in casa, Pistoia gioca con la mente libera e non ha proprio nulla da perdere mentre le ‘amiche’ Avellino e Venezia continuano ad essere una vera delusione. Insomma scommettere qualcosa, oggi, non è facile. Prendo Caserta ragionando di cuore. Speriamo di non sbagliare.
L’INUTILE ASG. Piero Guerrini, su Tuttosport, ha scritto un eccelso fondo sull’abolizione dell’All Star Game. Sono pienamente d’accordo con lui che scrive… “E’ noto, noi italiani non siamo per partite di solo spettacolo. L’agonismo deve avere il sopravvento. Ma qui e ora si chiede l’abolizione dell’All Star Game per altre chiare controindicazioni. 1. Che senso ha una partita di stelle se non possono essere chiamati i giocatori della squadra migliore? Milano domina la stagione, vola in Europa, eppure non potrà esserci nessuno dell’Armani. Nemmeno in quella Nazionale già deprivata dagli assi NBA. Così è un No star Game. 2. Per organizzarlo in una data così avanti, tanto vale farlo appena finito tutto, come si usa nella NFL. Al mare. Altrimenti tutti giocano ancor più al risparmio, giacché gli infortuni pesano doppio. E poi l’All Star Game ha un format vecchia, portato avanti per inerzia. E già l’anno scorso l’avevamo visto senza Pianigiani (in Turchia all’epoca) Ecco, si può disquisire dei vantaggi di un raduno lungo per gli azzurri di oggi e domani, un confronto con lo staff. Ma infatti non siamo per l’abolizione di una pausa (meglio prima, però), ma sarebbe bello rivedere una Nazionale di giovani partire per gli States e confrontarsi con i collegiali, maturare esperienze. Questa roba che va in scena domenica ha zero fascino è una minestra riscaldata. Le Marche colpite dalla crisi a canestro ma con grande cultura e passione, meriterebbero ben altro”.
Caserta sarà rappresentata da Michele Vitali che giocherà con la Nazionale Italiana, Jeff Brooks quintetto base negli All Stars e Chris Roberts panchina All Stars e gara delle schiacciate. Divertiti, se ci riuscite.
VERITA’. La pausa arriva in un momento opportuno, almeno questo, che permetterà di valutare meglio le condizioni di Tommasini e far tirare il fiato a gente che sta tirando la carretta da tempo (Mordente e Michelori in primis, ma anche Scott sta accusando un appannamento). Adesso c’è la volata finale e Caserta vuole andare al grande ballo dei playoff. Vuole, ok, è ancora padrona del suo destino ma deve cambiare marcia e non sbagliare quasi più niente. Con due vittorie su quattro si rischia, con una si è fuori, con tre sei dentro. Insomma una lunga volata che la Juve poteva iniziare con qualche chilometro di vantaggio. Per fortuna si torna a casa.