Guido Ugolotti è nella storia della Casertana. L’allenatore di Massa dalla terza giornata ha risollevato le sorti dei rossoblù. Chiamato a mercato chiuso, ha rimesso in piedi una squadra che nelle prime uscite non convinceva facendo preoccupare la tifoseria. In poche settimane ha invece saputo dare una giusta identità tattica raggiungendo il record di diciannove risultati utili consecutivi. Ugolotti è il settimo tecnico che lega il proprio nome ad una promozione tra i professionisti del club rossoblù. Eccezion fatta per i ripescaggi e le ammissioni di diritto (in cinque occasioni dal 1940 al 1957), altri sei prima di lui riuscirono nell’impresa. Il primo fu Arnaldo Sentimenti che nel ’62-’63 condusse i falchetti in serie C. Poi Nardino Costagliola, arrivato ad otto giornate dalla fine dopo Tom Rosati e un interregno di Giovanni Bagni, diede il proprio contributo per la promozione in serie B. L’anno prima lo stesso Rosati aveva festeggiato il traguardo prima della penalizzazione che costò la retrocessione in serie C. Per un’altra promozione bisogna attendere il 1977-1978 firmata Claudio Tobia. Casertana seconda a pari punti con il Rende, ma ammessa nella nuova serie C2. Annata ’80-’81, in panchina c’è Antonio Pasinato e alla fine sarà festa per la C1. Più recenti gli ultimi trionfi: quello indimenticabile del ’90-’91 con la firma in calce dell’indimenticato Adriano Lombardi. Anche lui, come Ugolotti, arrivò a campionato in corso. Due sconfitte di fila per Mario Russo (Sassari e Perugia in casa), fu chiamato il ‘rosso di Ponsacco’ che ripartì da Catania espugnando il ‘Cibali’. Quattro stagioni più tardi in Via Medaglie d’Oro si stappa nuovamente lo champagne. E’ ancora Claudio Tobia a trascinare la squadra in C2. Il ’96-’97 sarà l’ultima apparizione in un campionato professionistico. Prima del ripescaggio dello scorso agosto, due promozioni dall’Eccellenza che ovviamente ebbero un peso specifico quasi insignificante. Ugolotti ha arricchito il proprio palmares e anche lui ora è parte della storia rossoblù.