“Ora vediamo di non soffrire di vertigini”, esordisce così il diggì del Progreditur Marcianise, Salvatore D’Anna. Ragazzo sensibile e cresciuto tantissimo negli ultimi anni sotto l’aspetto professionale in questo pazzo mondo del calcio e da persona equilibrata si trattiene e non pronuncia mai la parola ‘promozione’. “Sognamo ancora, ma è difficile. Avremo Taranto e Matera in casa e ci sarà da soffrire. Il Marcianise non si tirerà indietro e ce la giocheremo fino alla fine”. I gialloverdi hanno azzeccato tante, tantissime mosse, a partire da una solida guida tecnica e hanno scelto con cura i giocatori e non si può elogiare il reparto avanzato di questa compagine che da matricola terribile è prima in classifica a 5 giornate dal termine del campionato: un attacco da 54 reti all’attivo. “Abbiamo un reparto d’attacco che è ben assortito, ci sono giocatori con caratteristiche diverse, ma che riescono a completarsi. Giudico Allegretta un giocatore che merita di essere tra i professionisti, ma anche Iadaresta è un calciatore di valore, senza parlare della nostra ciliegina sulla torta che è Nicola Citro, le cui doti sono indiscutibili. Abbiamo allestito una rosa di tutto rispetto e non per caso siamo lì su”. Nota amara è quella che concerne lo stadio. “Così come a Santa Maria anche qui a Marcianise abbiamo problemi per lo stadio. E’ giunto il momento di chiedere con forza un nuovo impianto, perché il ‘Progreditur’ non è all’altezza della Lega Pro e non è il massimo per la categoria attuale. Mi ha fatto piacere lo striscione dei tifosi che si univa al coro unanime della società per avere un impianto adeguato ai progetti che abbiamo”, conclude Salvatore D’Anna, ma non prima di una battuta sul Gladiator, avversario di oggi. “Mi piange il cuore vedere una società gloriosa in queste condizioni. Chi ha la responsabilità di tutto ciò? Perché si è arrivati a tanto? Una piazza come Santa Maria Capua Vetere non merita un epilogo del genere”.