Alzi la mano chi avrebbe scommesso un euro sulla rimonta dell’Ortese rimaneggiata in nove e nervosa come non mai al termine della prima frazione di gioco. La posta in palio pesantissima, il senso di vuoto causato dalla perdita del primato nella gara decisiva, di contro un avversario spavaldo e cinico:tante le componenti durante l’incontro Ortese Sessana. Gianmario Palumbo si conferma cecchino infallibile di una Sessana in salute: diciotto perle in campionato per lui. Rilanciato tatticamente dal mister Onorato nel San Pio Mondragone, nelle ultime stagioni Palumbo si è sempre fatto apprezzare per la sua straordinaria duttilità tattica. Di categoria superiore. In casa atellana la rimonta della ripresa ha dell’incredibile. Quando le forze ti vengono meno, la mente deve essere sempre lucida e crederci fino alla fine. Un elogio in particolare alla stella della squadra Giovanni Riccardo: in slalom saltando avversari come birilli ha dato vita ad un incandescente duello con l’ottimo Della Corte ex Cavese e Marcianise. Le reti di Celio e Di Palma all’ultimo respiro riportano l’Ortese in Paradiso. Tutti in campo ad abbracciare Di Palma: festa grandissima nello spogliatoio e morale a mille. L’Ortese continua la sua marcia verso l’Eccellenza:mancano tre giornate al termine. La voglia è di tagliare il traguardo puntando al massimo risultato incuranti dei risultati degli altri campi. Al triplice fischio finale emozionatissimo il tecnico Cristiani. Abile nel piazzare ad inizio ripresa il giovanissimo Siricio classe ’96 e tentare la carta Spada che ha rivitalizzato tutto il reparto offensivo. L’impresa rimarrà impressa per tanto tempo:punto d’oro, di sacrificio,umiltà e passione: «Rispetto a loro abbiamo pagato il pizzico d’esperienza in meno. Primo tempo regalato agli avversari, decisioni assurde dell’arbitro a loro favore. Nel secondo tempo l’arbitro ha compensato fischiando falli che non c’erano. Complimenti a Della Corte autore di una grossa partita. I ragazzi hanno messo il cuore. In nove uomini recuperare due reti non è facile. Solo col cuore potevamo riuscirci. Sono orgoglioso di loro, mi hanno dato tutto. In questa stagione è stato così sempre. Questa settimana si sono allenati in maniera sentita. Appena arrivato al campo, ho parlato solo tatticamente. I ragazzi hanno regalato tanto, alla fine certe cose succedono solo nelle favole. Recuperare due reti alla Sessana nella partita decisiva è da raccontare. Loro non sono stati in grado di gestire nel fraseggio la persona in più. Grande la prova di Siricio e D’Agostino: appena entrati hanno dato una grossa svolta alla partita col loro carattere e temperamento. Mi hanno dato una grossa mano. Onore a loro che mi hanno seguito. Hanno trovato poco spazio: diventano eroi di una partita importantissima come questa. Massima concentrazione fino alla fine, forza ragazzi».
Mario Fantaccione