Molin: “Contro Montegranaro una vittoria troppo importante”



Coach Molin (Foto Buco)
Coach Molin (Foto Buco)

«Abbiamo sommato due punti importanti sia guardando avanti che indietro. Due punti da prendere assolutamente, quindi, sia per quel che significava la salvezza matematica, che per la questione della possibilità di continuare ad essere all’interno della ‘lista’ delle squadre in ottica post season». Questo il primo commento, questo l’esordio di coach Lele Molin al momento di mettere piede nella sala stampa del Palamaggiò e commentare quanto era successo nei quaranta minuti di partita. Quaranta minuti che di sicuro non hanno lasciato tutta la soddisfazione di questo mondo, specialmente per la grande sofferenza che i bianconeri hanno avuto nel momento di ritorno della Sutor giunta a che ad un solo possesso di distanza dai casertani, ma che comunque non può non rappresentare un obiettivo raggiunto dalla compagine di Pezza delle Noci. Un obiettivo indicato come quel percorso casalingo che nell’ambito della corsa casertana al sogno della post season non può che rappresentare il crocevia fondamentale per agguantare il risultato finale. Un crocevia rappresentato in queste due settimane da due impegni casalinghi di cui uno si doveva per forza di cosa portare a casa a prescindere dal come e dal perché. Poteva essere una partita comoda, vista la differenza di valore in campo tra le due squadre, ma la sconfitta di Varese aveva già eliminato ogni qualsiasi dubbio che contro i marchigiani si sarebbe trattato di una scampagnata. Ed allora si punta a guardare la sola versione del bicchiere mezzo pieno (forse anche di più) e quindi ai due punti che fanno della Juve la prima vera inseguitrice al sesto posto con 22 punti in cascina. «Nella conferenza stampa di presentazione – ha poi continuato lo stesso timoniere casertano nella personalissima analisi della partita – che quella contro la Sutor sarebbe stata una partita difficile e con tanti ostacoli da superare e credo che i quaranta minuti in visti al Palamaggiò siano indicativi di due cose: la prima è che Montegranaro non molla mai e la seconda che questo gruppo è la vera espressione, la vera incarnazione sul parquet del loro allenatore giocando con dignità ed esperienza».

Guardando la partita è come se ci fossero state a tratti due squadre…



«Abbiamo giocato alla grande due quarti e cioè il secondo ed il terzo, mentre abbiamo abbassato il livello di attenzione e giocato con superficialità i primi minuti del quarto conclusivo concedendo a loro troppi rimbalzi e di conseguenza troppi secondi tiri. In quel momento di difficoltà, però, abbiamo comunque fatto un qualcosa di positivo stringendo ed aumentando la pressione difensiva e portando Montegranaro a due infrazioni di ventiquattro secondi che sono state fondamentali e dalle quali poi è scaturita anche una maggiore pulizia ed efficacia in fase offensiva».

In vista della prossima partita, c’è qualcosa che particolarmente non le è piaciuto e che vorrebbe correggere?

«Molto probabilmente a rimbalzo. Abbiamo concesso troppo ai nostri avversari, anche se è altrettanto vero che con dei lunghi mobili come i loro si sono create delle situazioni un po’ atipiche, ma noi dobbiamo aumentare la nostra efficacia nel taglia fuori per il resto credo che abbiamo fatto bene sia in attacco che in difesa».

In merito a qualche cambio durante il match, qualche giocatore tipo Scott, è sembrato poco contento, semplice momento di partita?

«Assolutamente si, non bisogna per forza provare a rovistare per cercare qualcosa che non va perchè non c’è niente. Carleton è un ragazzo che vuole sempre giocare, vorrebbe sempre essere in mezzo al campo, ma allo stesso tempo un ragazzo cosi generoso e comprensivo che non crea nessun problema e quindi di conseguenza non c’è nessun problema».

Chi invece silenziosamente ha messo il proprio marchio è Roberts che ha annullato Cinciarini…

«Chris ha fatto una grande partita non solo in difesa, ma anche in attacco dove ha fatto delle giocate importanti per il risultato finale». 


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