Il Gladiator ha ancora un’anima: Esposito lo dimostra a Taranto



Raffaele Esposito del Gladiator (foto Andrea Salzillo)
Raffaele Esposito del Gladiator (foto Andrea Salzillo)

Per certi versi la sconfitta di Taranto assomiglia alla debacle interna di appena una settimana fa contro il Monospolis. Il Gladiator non ha alcuna voglia di vestire i panni della vittima sacrificale e si danna l’anima affinchè riesca a ribaltare il pronostico, al cospetto di compagini che possono contare non solo su rose ben più competitive ma soprattutto vivono in ambienti in cui la stabilità è il perno fondamentale di un progetto plasmato per sognare la Lega Pro unica.  

Che i neroazzurri non abbiano alcuna intenzione di retrocedere in Eccellenza, ce se ne accorge subito dopo il goal del pareggio di Raffaele Esposito all’Erasmo Iacovone. Considerando che gli Audaci sono i netti sfavoriti del testacoda del 27° turno, qualsiasi calciatore avrebbe perso tempo e si sarebbe goduto il momento di gloria in uno degli stadi storici del Meridione. Non Raffaele Esposito, il quale ha compiuto un gesto che chiarisce, semmai ce ne fosse bisogno, che il gladiatore ha ancora un’anima. Dopo aver scaraventato la palla in porta, ristabilendo il pareggio al 28°, il difensore napoletano si è proiettato nella rete, ha rubato il pallone dalle mani del portiere avversario e si è buttato a capofitto a centrocampo.



Raffaele Esposito, dopo il goal al Gelbison Cilento (foto Andrea Salzillo)
Raffaele Esposito, dopo il goal al Gelbison Cilento (foto Andrea Salzillo)

Tutti i suoi compagni di squadra lo hanno seguito e, dopo neanche pochi istanti, l’arbitro ha fischiato la ripresa delle ostilità. Gli oltre 4.000 sostenitori ionici si sono chiesti, sbigottiti, il motivo di tale fretta per una selezione che è già data per spacciata, non solo nella gara di domenica ma anche nel discorso retrocessione. Una nomea che Bonavolontà & soci odiano ed in questo contesto rientra il gesto di Raffaele Esposito. Il desiderio di non perdere tempo e ritornare all’attacco, con l’intento di andare ancora in goal e conquistare punti che al Gladiator servono come il pane.

Ed in effetti il primo tempo orchestrato dagli atleti di Nunzio Di Somma ha impaurito il Taranto che è tornato negli spogliatoi sull’1-1: punteggio da santificare per quante occasioni sono state fallite dagli ospiti. Poi nella parte finale della ripresa, come accaduto contro il Monospolis, al primo colpo degli avversari, i sammaritani sono crollati ed hanno alzato bandiera bianca in un match dominato per oltre sessanta minuti.  


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