E’ una Sessana da infarto: l’Hermes si mangia le mani



La gioia della Sessana
La gioia della Sessana (foto Marcello Librace)

Il calcio è bello perché ti regala delle sensazioni, positive e negative che siano, racchiuse in 90 minuti in cui veramente può succedere di tutto. Ne è l’emblema lo scontro diretto tra Sessana e l’Hermes Casagiove, disputato al “Nuovo Comunale” di San Castrese (frazione di Sessa Aurunca). La gloria è per gli aurunci del presidente Isidoro Vrola che sfiorano il vantaggio nel primo tempo, rimangono in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo, vengono “favoriti” dalla buona sorte (o per meglio dire dai tre errori sotto porta di Vincenzo Russo) ed ad un istante dal fischio finale non perdonano l’Hermes con il goal di Palumbo. Un trionfo per 1-0, che ha dell’incredibile dopo quanto visto, ma che proietta la Sessana al secondo posto in classifica, a soli due punti dall’Ortese. Nelle fila giallorosse, chiamarlo suicidio sportivo forse è esagerato ma quantifica cosa l’Hermes è stato capace di sbagliare, avendo a portata di mano il primato in classifica e tornandosene a casa mestamente con un discorso al vertice compromesso. Il risultato non cancella, però, dalla mente degli oltre 400 sostenitori spettatori presenti sugli spalti che l’Hermes è una signora squadra.

PRE-PARTITA: Moduli speculari per le due compagini. 4-3-3 sia per Salvatore Mennillo che per Vincenzo Casaccio. Padroni di casa orfani dell’under Di Lorenzo ma con il trio delle meraviglie Brancaccio-Marraffino-Palumbo in attacco (31 reti in tre). Rispondono gli ospiti con Russo-Capobianco-Perretta. Assenti tra i giallorossi il veterano Papa e Iannitti squalificati e l’infortunato Scalera.



PRIMO TEMPO: La posta in palio è altissima, così si assiste ad un match non bellissimo dal punto di vista dello spettacolo ma dall’alto quoziente d’equilibrio. I padroni di casa insistono sul lancio continuo di Lepore verso gli esterni offensivi Palumbo e Brancaccio, mentre l’Hermes si affida offensivamente alle combinazioni tra Russo e Capobianco. Prima emozione al 6’ con Brancaccio che rientra e calcia forte sul secondo palo: Merola respinge in tuffo. Replica dell’Hermes con Russo che, servito da Capobianco, arriva sulla destra e conclude troppo debolmente per impensierire Iaccarino (9’). Ancora combinazione Capobianco-Russo ed il tiro di quest’ultimo finisce fuori (18’). Brustia soffre le incursioni di Brancaccio che lo salta sistematicamente. Come al 29’ quando Lepore innesca Brancaccio, bomba di sinistro che Merola respinge al limite dell’area, proprio sui piedi di Bosco che, senza pensarci, ribatte a colpo sicuro: strepitoso è il riflesso di Merola che si rialza, dopo il precedente intervento, ed in tuffo sputa fuori il pallone. Occasionissima di marca gialloblù a cui segue quella ospite. Sul dischetto dell’area, Iaccarino non è impeccabile nel contrasto aereo con Perretta e la palla sta scorrendo verso la porta, quando Emanuele Franco arriva come un treno e salva il pallone in corner (33’). Capovolgimento di fronte immediato e Merola ribatte di punta l’ennesimo missile di Brancaccio (38’). Nel finale l’Hermes accelera e Iaccarino è costretto agli straordinari su ben due opportunità avversarie. Il portiere ex Virtus Carano e Sibilla Bacoli prima smanaccia in corner il calcio piazzato da posizione defilata di Giovanni Scarpato, poi alza in corner l’incornata di Capobianco sul susseguente angolo di Giovanni Scarpato (43’).

SECONDO TEMPO: La contesa prende una direzione ben marcata nella ripresa. Dopo che nei primi minuti le due compagini si studiano, al 58’ avviene l’episodio che potrebbe cambiare le sorti del match. Sugli sviluppi di una palla innocua di Scarpato, Emanuele Franco temporeggia talmente tanto che la sfera giunge in area: da dietro arriva Santonastaso che gli ruba il pallone prima di essere atterrato. L’arbitro non ha esitazioni nell’espellere il difensore aurunco ed assegnare il penalty. Dal dischetto si presenta Vincenzo Russo, attuale capocannoniere del raggruppamento che si lascia ipnotizzare da Vincenzo Russo e svirgola la palla oltre la traversa (58’). Lo stesso bomber cerca di dimenticare l’errore con un tiro da fuori finito alto (61’). Penalizzati dalle due gare disputate negli ultimi sei giorni e non contenti di una direzione arbitrale a loro dire scandalosa, gli aurunci di Salvatore Mennillo mostrano i segni della stanchezza e lasciano l’incombenza del possesso palla ai giallorossi. Abbastanza tranquillo fino al rigore, il match si movimenta e non poco. In pochi minuti rischiano di abbandonare il gioco per doppia ammonizione sia il locale Di Raffaele che Chiummariello, ma l’arbitro utilizza la strategia della compensazione e perdona ambedue. L’Hermes domina ed al 76’ si mangia nuovamente il vantaggio. Santonastaso pesca il corridoio per Russo che arriva davanti a Iaccarino: ancora una volta il pipelet locale lo ipnotizza ed intuisce le sue intenzione, respingendo di piede la conclusione a dir poco ravvicinata. Che non sia giornata per l’attaccante ospite, se ne ha la certezza a pochi minuti dalla fine. Vincenzo Russo usufruisce di una terza opportunità per sbloccare il match e spingere l’Hermes Casagiove al primo posto, in concomitanza con l’Ortese. Iaccarino respinge ma non rinvia il diagonale di Monaco. All’altezza della area piccola, a due metri dalla porta il pallone entra nell’orbita di Vincenzo Russo che deve solo spingere in rete: incredibilmente il goleador locale riesce nell’impresa di scaraventare il pallone alle stelle e gettando al diavolo i sogni di gloria dell’Hermes Casagiove (83’). Non è possibile fallire tre occasioni del genere, così il destino volge le spalle ai giallorossi che vengono giustiziati dalla spietata legge del calcio. Al 93’ Marraffino scodella al centro dell’area un pallone velenoso che scavalca la retroguardia: Palumbo anticipa Merola in spaccata e realizza il goal della vittoria. Apoteosi del pubblico aurunco che diventa una bolgia infernale. Oltre 400 sostenitori spingono la Sessana al trionfo, ma nel finale c’è da annotare la stupida doppia ammonizione comminata dall’arbitro al portiere locale Iaccarino per ingiurie (assenza pesante dell’estremo difensore sabato prossima nell’altro big match con l’Ortese) ed il malore accusato dal segretario Mariano Improta per l’esagitazione post-goal. Titoli di coda su un match dai risvolti incredibili, che l’Hermes Casagiove ha buttato al vento e che la Sessana si è portato a casa con cinismo.

TABELLINO: Sessana-Hermes Casagiove = 1-0

SESSANA: Iaccarino, Di Raffaele, Franco Luigi, Zamparelli, Franco Emanuele, Bosco, Fava, Lepore, Marraffino (97’ Di Donato), Brancaccio (85’ Ruberto), Palumbo (94’ Esposito). In panchina: Prassino, D’Amaro, Pergamo, Follera. Allenatore: Salvatore Mennillo

HERMES CASAGIOVE: Merola, Bosi, Brustia, Chiummariello, Mingione, Sorgente, Russo, Santonastaso, Capobianco (79’ Toscano), Scarpato Giovanni (72’ Monaco), Perretta. In panchina: Di Bernardo, Gori, Palmiero, Peluso, Scarpato Vincenzo. Allenatore: Vincenzo Casaccio

RETE: Palumbo 93’ (S)

ARBITRO: Domenico Chianese della sezione di Napoli (assistenti: Pietro Celiento ed Enrico Celiento di Frattamaggiore)

NOTE: Ammoniti: Di Raffaele, Fava, Esposito (S); Scarpato Giovanni, Chiummariello (H). Espulso: Franco Emanuele al 57’ (S); Iaccarino per doppia ammonizione al 96’ (S). Angoli: 3-5 per l’Hermes Casagiove. Recupero: 0 nel primo tempo; 4+3 nel secondo tempo. Spettatori: 450 circa

DOMENICO VASTANTE

UFFICIO STAMPA F.C. HERMES CASAGIOVE 


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