Pericolosa, insidiosa e che potrebbe contenere tante trappole e tutte racchiuse all’interno della classica considerazione ed affermazione che la prossima è una sfida abbordabile sulla carta per la classifica ed i problemi che Montegranaro ha avuto fino a questo momento. Già perché la pellicola del film di questo campionato continua a scorrere, continua ad andare avanti fotogramma dopo fotogramma, anche se davanti agli occhi dei giocatori, staff tecnico,l dirigenza e società, ci sono ancora molte di quelle scene che sono state viste e riviste nei giorni scorsi per completare il discorso sulla’amara sconfitta in Puglia al PalaPentassuglia di Brindisi. Ed è proprio dai prossimi fotogrammi, dalle prossime scene che devono ancora essere girate, che è partita l’analisi ed il ‘face to face’ con Michele Vitali, con il quale però si è fatto anche un passo indietro alla sfida e alla sconfitta di cui si parlava in precedenza: «Quanto è successo a Brindisi di sicuro non lo dimenticheremo, ma ci servirà come monito e come lezioni per le prossime partite. Da ogni sconfitta e da ogni boccone amaro che si ingoia si trae qualcosa di positivo ed allora vogliamo pensare principalmente a questo in vista di un doppio impegno importante tra le nostre mura amiche contro Montegranaro e Cantù. Due sfide difficili anche se con diverso grado di difficoltà e non nel senso di uno maggiore dell’altro, ma in termini di pericolosità che ne può derivare in caso di approccio sbagliato alle stesse. Ovviamente si parte da quella che tutti considerano abbordabile per la situazione di classifica di Montegranaro. Noi però non possiamo lasciare nulla al caso o dare nulla di scontato e la dimostrazione è stata la vittoria della Sutor domenica scorsa proprio in trasferta in casa di una squadra ben attrezzata come Varese».
Quindi quale il passo giusto da fare?
«Me ne vengono in mente due con uno che è arrivato molto recentemente. A mio giudizio quando giochiamo in casa nostra dobbiamo essere la squadra che ha approcciato il match contro Avellino nel derby, ma anche contro Reggio Emilia. Solo in questo modo possiamo portare a casa la vittoria. Dobbiamo essere aggressivi e concentrato dall’inizio alla fine».
Anche perché poi in casa siete una squadra diversa…
«Partiamo dal vantaggio di avere dalla nostra parte la spinta dei tifosi e questo ci da sempre quel passo in più o quell’energia in più per arrivare alla vittoria cosi come è stato con Avellino due settimana fa».
Quanto vi manca per essere la stessa squadra anche lontano da casa? Roma e Brindisi hanno dato delle indicazioni positive, ma secondo te il cammino a che punto è?
«Penso siamo molto vicini. Durante questa stagione abbiamo imparato da tutti i nostri errori in trasferta e le ultime due partite l’hanno dimostrato. Credo che ci manchi ancora quel passo in avanti per estendere quello che riusciamo a fare per una trentina di minuti per tutto il match».
Più in attacco o più in difesa?
«Credo che nella nostra metà campo siamo già ad un livello abbastanza alto, considerando che abbiamo messo sotto pressione ed in difficoltà una squadra di grande talento offensivo come l’Enel. E’ nella fase offensiva che a volte ci impalliamo, ma credo che possa capitare a tutti».
Quanto brucia ancora quanto accaduto in Puglia?
«Brucia tantissimo perché eravamo riusciti a trovare il modo per prenderci un vantaggio consistente, ma poi non abbiamo avuto la forza di controbattere all’intensità difensiva di Brindisi, a quel suo modo di giocare ‘sporco’ inteso come duro e fisico, senza contare che ci abbiamo aggiunto qualche tiro sbagliato piedi a terra che ha permesso loro di ribaltare il tutto. Un vero peccato perché siamo stati molto più vicini alla vittoria su di un campo dove ha vinto una sola squadra che per esempio a Roma».