Tutto in dieci minuti che hanno risvegliato la Juve dal sogno di passare nel catino del Pentassuglia. Tutto in 10’ che sono difficili da raccontare o spiegare per chi non ha mai giocato a basket. E’ stato un blackout improvviso dopo aver dominato la parte centrale del match ed aver conquistato un vantaggio anche di 8 punti. Un break di 22-1 nei primi otto minuti che ha spezzato la partita. Il parziale del periodo dice 24-6 solo per il serrate finale: numeri tremendi, imbarazzanti e che dicono tutto. Numeri che raccontano come Caserta abbia tirato 1/11 da 2, 1/9 da 3, 1/3 ai liberi (a fronte di 7/12 da 2, 3/5 da 3 e 1/1 ai liberi dei brindisini). Ma i numeri non finiscono qui: 11-16 nei rimbalzi, 3 stoppate subite, 3 palle perse, -8 di valutazione e 0 assist. A chi accusa coach Molin di essere il colpevole di questa imbarcata vanno ricordate le cinque bombe tirate in solitudine e sbagliate, il contropiede 3vs1 terminato con la stoppata di Zerini ed i tre ‘post basso’ sbagliati da Brooks che aveva un vantaggio in area.