Domenica Casertana e Teramo si sfideranno nel big match della 27^ giornata. Un difensore è particolarmente legato alle due compagini. Parliamo di Marco Arno che a Caserta iniziò a muovere i primi passi nel mondo professionistico e in Abruzzo si è consacrato togliendosi non poche soddisfazioni personali. Nella primavera del ’92 il suo esordio in C1 con la maglia rossoblù, colori che non ha mai dimenticato: «A quella squadra mi legano bellissimi ricordi – racconta – poiché è stata il mio trampolino di lancio. A Caserta ho fatto tutta la trafila delle giovanili avendo la fortuna di allenarmi con grandi calciatori come Campilongo che poi ho avuto la fortuna di incontrare più avanti nella mia carriera. In quella estate attorno a me si scatenò una vera e propria asta tra Parma, Fiorentina, Napoli e Roma, ma poi scelsi la B con l’Ancona e francamente non fu un’avventura particolarmente felice. La mia carriera sarebbe potuta andare in maniera differente, ma va bene così. A Teramo è stato il periodo dove mi sono affermato come calciatore di categoria. Quattro anni fantastici sia a livello personale che di squadra. Tre playoff e una promozione dalla C2 alla C1. Ho avuto la fortuna di avere un direttore sportivo importante come Pradè, ma anche i Zecchini, Pruzzo e ricordo con grande affetto la presidenza Malavolta». Tornando alla sfida di domenica, l’ex Cavese non ha dubbi: «Una partita tra due delle migliori compagini del girone. Sarà una sfida spettacolare, bella dal punto di vista tecnico tra due formazioni che giocano anche bene a calcio. I biancorossi mi hanno impressionato nell’organizzazione e per alcuni singoli. Applicano un 4-2-3-1 con Dimas che fa la differenza, Cenciarelli e Lulli sono due ottimi centrocampisti di qualità e quantità. La Casertana invece è una squadra esperta con ottime individualità in tutti i reparti. Ha giocatori di categoria superiore e forse rispetto al Teramo esprime un gioco meno efficace. Il campionato? Se la giocheranno testa a testa, forse il Teramo è la squadra che più mi ha impressionato». Infine uno sguardo al futuro. Conclusa l’esperienza di Ischia, spera di poter proseguire la collaborazione con Sasà Campilongo: «Con lui – conclude – sono stato a Cava vincendo il campionato. Eliminammo il Lecce di Zeman in Coppa Italia e nei playoff di C1 uscimmo in semifinale. E’ un allenatore che mi ha dato tanto sia professionalmente che umanamente. Sarei onorato di continuarlo a seguire. Ha tanti estimatori in giro e presto lo rivedremo a lavoro».