Fino alla prima parte della conferenza stampa di questo pomeriggio, ovvero quella che avrà come oggetto principale la presentazione di Ronald Moore, il derby di Pezza delle Noci contro i lupi di Avellino, avrà un ruolo di secondo piano. Un ruolo che verrà sicuramente riportato all’auge che merita quando a prendere il microfono ed analizzare la sfida sarà coach Molin, che dopo qualche conferenza in solitaria, tornerà ad essere accompagnato nel classico appuntamento settimanale di avvicinamento alla sfida della domenica. Una sfida che succede in termini temporali ad una sconfitta che nonostante tutto, in casa Juve brucia e come specialmente per il peso che la trasferta capitolina aveva per i tifosi bianconeri. Una sorta di derby; così era stata definita il ‘face to face’ con la Virtus Roma. Appellativo che diventerà pieno domenica sera quando di fronte anche alle telecamere di Rai Sport, al Palamaggiò andrà in onda il secondo appuntamento di una rivalità giovane, ma tra due tifoserie che negli ultimi anni, non si sono mai risparmiate in termini di numeri e presenza nell’una op nella’altra ‘casa’ di appartenenza. Ed allora dopo l’esodo bianconero arrivato nel girone di andata(dove a fare notizia non fu il muro di tifosi che si innalzò alle spalle della tribuna stampa e di fronte alla curva dei sostenitori locali, ma il fatto che non si giocò nel periodo natalizio), ora toccherà agli irpini riempire lo spicchio dell’impianto di Pezza delle Noci che solitamente viene riservato ai tifosi ospiti, cosi come hanno sempre fatto. Insomma quando si dice ‘non una partita come le altre’, quando si dice che vincere vale molto di più dei due punti in palio ed un eventuale passo in avanti in classifica e nella corsa per la post season. Un argomento che di sicuro verrà sottoposto all’attenzione del neo arrivato, ma soprattutto di coach Molin che già nella settimana precedentemente alla trasferta romana, aveva parlato di non lasciare nulla al caso in due settimane in cui si affrontavano due avversarie temibili in campo, ma anche due partite che significano tanto per coloro che sono ormai il sesto uomo in campo: il pubblico. Ma come si diceva in precedenza, fino a questo pomeriggio, il derby verrà per un attimo messo da parte, tutti i riflettori sono stati negli ultimi giorni per Ronald Moore, con l’ex Siena University che è definitivamente parte della truppa bianconera. Un giocatore le cui caratteristiche ha provato a sottolineare anche il braccio destro di Molin, Giacomo Baioni, intervenuto ai microfoni di Radio Prima Rete: «E’ rapido, ha tanta creatività nelle mani altrimenti 8 assist di media non si fanno per caso, la lateralità, atletismo con caviglie esplosive ed usa bene il pick and roll; inoltre, in relazione ai possessi, perde pochi palloni oltre ad essere un difensore eccellente».
Se dovessi indicare, magari, un giocatore a cui assomiglia, quale indicheresti?
«Direi a Mayo di Montegranaro che però ha più punti nelle mani e miglior tiro da 3. Moore è più difensore e capace di innescare i compagni, oltre che costruire dal palleggio».
Quale la sua dote migliore?
«La sua migliore qualità è forse il pick and roll con chiusura dal ‘gomito’. Ha la capacità di controllare il campo, anche sul lato debole e riesce a passare rapidamente dall’attacco alla difesa, rubando secondi all’azione avversaria. Si è guadagnato la chance di Caserta. Speriamo possa togliere pressione a Mordente, che ha dato tanto con alti minutaggi, per liberare il suo istinto ‘animalesco’ – nel senso buono, ovviamente – Marco è e sarà uno dei nostri punti di forza».