La Vis Capua era pronta a festeggiare il traguardo della finale di Coppa Campania dopo il 3-3 dell’andata. E invece pomeriggio da incubo per gli uomini di mister Corbo travolti a domicilio 3-0 dal Santa Maria La Carità. Al ‘Reale’ giallorossi irriconoscibili: troppo tesi e contratti, nervosi, mai veramente pericolosi negli ultimi sedici metri. Esattamente il contrario dell’undici di Negri sceso in campo col piglio giusto e con la consapevolezza di dover vincere a tutti i costi. Prima in classifica e imbattuta nel proprio girone, il Santa Maria ha messo in chiaro sin dalle prime battute a che gara si sarebbe assistito. Pressing molto alto e nessun rifornimento per Rossano (sistematicamente anticipato da Aprea e spesso raddoppiato). Senza gli squalificati Medugno, Checchia e Corbo, il tecnico caleno ha affidato l’attacco al totem Rossano che però come detto non è mai riuscito a rendersi pericoloso. Un pomeriggio quasi da spettatore per l’estremo difensore D’Antuono che nella ripresa si è permesso il lusso di neutralizzare anche un penalty. L’avvio è molto incerto: nessuna occasione vera e propria, solo una miriade di cross che i portieri intercettano senza alcun problema. Proprio da un calcio piazzato arriva il vantaggio napoletano: Longobardi Alfonso mette al centro, batti e ribatti, poi la sfera finisce sul destro di Parlato che disegna una traiettoria beffarda che inganna Fruggiero e finisce in rete. Gara in salita per la Vis che prova a reagire con un colpo di testa di Cantiello imbeccato da De Maria, palla a lato di un niente. Il match resta sostanzialmente equilibrato anche se sono i biancoblù ad avere il pallino del gioco. Arrivano prima su ogni pallone e il Capua è troppo sfilacciato. Al 40’ suggerimenti di Liguori dalla destra, pallone che attraversa tutto lo specchio di porta, ma nessun compagno interviene. Prima dell’intervallo Krivca prova a fare tutto da solo, ma la botta da fuori non impensierisce l’estremo difensore. Corbo negli spogliatoi si fa sentire e i suoi si ripresentano con un altro spirito. Punizione di Krivca che sorvola la traversa, al quarto staffilata di Aglione che prova a sorprendere D’Antuono, ma la sfera esce a lato. E’ un altro Capua che meriterebbe il pareggio. L’occasione arriva all’ottavo quando Rossano si conquista un calcio di rigore, si incarica della battuta, ma calcia debolmente consentendo a D’Antuono di seguire la traiettoria e tuffarsi comodamente sulla sua sinistra. E’ l’episodio che chiude l’incontro perchè il Capua si innervosisce e non riesce ad oltrepassare la trequarti. Al venticinquesimo Vinciguerra sgambetta in area Antonio lanciato in rete. Fallo da ultimo uomo, rosso diretto e rigore. Crisantemo è glaciale spiazzando Fruggiero. Qualificazione in tasca per il Santa Maria che amministra e conquista una doppia superiorità numerica: Rosolino protesta con Altobelli e anche per lui rosso diretto. Il tris è del neo entrato Acanfora che ringrazia l’assist di Izzo superando il portiere casertano con un preciso pallonetto. In pieno recupero fallo di frustrazione di Rossano su Aprea e scatta inevitabilmente la terza espulsione. Un epilogo amaro per il club di Terra di Lavoro apparso comunque non in giornata. Ora riflettori puntati sul campionato per conquistare un posto in zona playoff.
VIS CAPUA: Fruggiero, De Maria, Krivca, Fazzone, Rosolino, Vinciguerra, Aglione (36 s.t. De Gennaro), Errico, Rossano, Salzillo (41’ s.t. Medugno), Cantiello. All. Corbo
SANTA MARIA LA CARITA’: D’Antuono, Sabatino, Longobardi Alf., Santonicola, Ruggiero, Aprea, Longobardi An. (27’ s.t. De Rosa), Liguori, Crisantemo (41’ s.t. Attianese), Izzo, Parlato V. (35’ s.t. Acanfora) All. Negri
ARBITRO: Altobelli di Frattamaggiore
RETI: 23’ Parlato V., 61’ Crisantemo (rig.), 89’ Acanfora
NOTE: ammoniti: De Maria, Krivca, Errico, Salzillo, Cantiello, Sabatino, Acanfora. Espulsi: Vinciguerra (70’) , Rosolino (73’) e Rossano (91’)