Alla ripresa degli allenamenti il morale non era certo quello dei giorni migliori. Qualche sorriso in meno e tanta voglia di rimettersi in carreggiata. Al ‘Terra di Lavoro’ Ugolotti e i suoi si sono ritrovati per iniziare a preparare la gara di domenica prossima contro l’Aprilia. L’allenatore archivia la parentesi Vigor Lamezia concentrandosi sull’imminente futuro. «Ci possono stare quarantacinque minuti sottotono dopo un buon primo tempo. Non dovrebbe accadere, è accaduto e ora pensiamo a rialzare la testa. Hanno trovato il gol del pareggio quando eravamo in fase d’attacco e a quel punto è cambiata completamente la partita. Ho stima e grande considerazione di questo gruppo. Non ho però mai detto nè pensato che la nostra fosse la squadra più forte di tutti. Se qualcuno si è fatto un’idea diversa è meglio che torni con i piedi per terra. Sappiamo che ci renderanno vita difficile fino all’ultima giornata. Sono dispiaciuto per il record infranto? I numeri contano fino a un certo punto, dispiace più per i tifosi che meritano categorie ancora più alte. Domenica siamo inciampati in un secondo tempo poco positivo, ora rialziamoci e ripartiamo». Domenica si va ad Aprilia contro un avversario con l’acqua alla gola e una classifica molto più preoccupante rispetto al Lamezia. Via Paolucci, in panchina è tornato Ferazzoli. Ugolotti e tutti i rossoblù fanno i debiti scongiuri: «Diciamo che è fatto parecchio inusuale – continua il mister – specialmente perchè è capitato per due domeniche consecutive a noi. Troveremo una squadra decisamente arrabbiata, affamata di punti e costretta a vincere per non dire addio alle speranze salvezza. Questo è un campionato diviso in due tronconi e perciò troveremo battaglie su ogni campo. Le giornate diminuiscono, tutti hanno bisogno di punti e non giocheranno alla morte, ma molto di più. E’ normale che mantenere la categoria fa rima con salvare il futuro del club. Ma a tutti questi aspetti non dobbiamo pensare. Concentriamoci sul campo perchè siamo la Casertana, siamo in vetta e abbiamo i mezzi per restarci».