E’ una Casertana più grande di se stessa. Una squadra capace di inanellare diciannove risultati utili consecutivi non è certo un caso. Imbattuti da cinque mesi, i falchetti stanno letteralmente volando e ormai sono ad un passo dalla Lega Pro unica. Un traguardo che sembra distante anni luce ad inizio settembre. Un punto in tre partite, nessuno avrebbe potuto immaginare che a dieci gare dalla fine quella squadra si sarebbe ritrovata prima in classifica. Nessuno tranne i dirigenti. Il presidente Lombardi e il diggì Pannone su tutti. Cambio tecnico e avanti così. Giorno dopo giorno, partita dopo partita, il gruppo si è cementato trovando lo spirito giusto per affrontare e risolvere ogni difficoltà. La riprova sono le diciannove partite senza sconfitta. Sabato a Castel Rigone, il coefficiente di difficoltà era salito alle stelle dopo l’infortunio di Mancino. Con Baclet, D’Alterio, Cruciani, Rinaldi e Correa out, si sarebbe potuto assistere ad un match diverso. E invece subito piede sull’acceleratore e nulla da fare per gli umbri. Una gara di carattere specialmente nel primo tempo. Marano ha sbloccato dopo pochi minuti, al resto ci ha pensato Fumagalli che ha parato il rigore a Tranchitella risultando decisivo in almeno altre tre occasioni. E’ il portiere più forte della Lega Pro, non c’è dubbio. Le sue parate valgono quanto un gol. L’unico punto debole forse è proprio la ripresa in cui la squadra subisce in calo rischiando, come accaduto recentemente in casa contro Ischia e Sorrento, di farsi rimontare. E dire che il Castel Rigone era anche ridotto in dieci uomini. Un aspetto da non sottovalutare perchè in futuro squadre come Teramo e Foggia potrebbero creare non pochi problemi alla retroguardia.