L’ennesima sconfitta esterna della Juvecaserta ha fatto rumore per i record negativi messi nella fase offensiva; ai miei occhi solo per quello perché, onestamente, era impensabile riuscire a battere l’Olimpia Milano, squadra decisamente più forte d’Italia e candidata, quantomeno, al double scudetto-coppa Italia. Molti parlano di occasione persa vista la pessima prestazione offensiva delle ‘scarpette rosse’: non faccio parte di questo partito. Milano ha dosato le energie, ha lavorato bene in difesa ma ha sofferto la grinta dei bianconeri che hanno difeso, strenuamente, il proprio canestro. Caserta ha fatto il suo dovere in difesa, non è piaciuta in attacco dove è apparsa, comunque, troppo timorosa e con poche idee.
Giocare a basket è semplice fino ad un certo punto: attaccare il ferro era impresa ardua perché significava andare a sbattere contro gente come Lawal, Samuels o Melli. Anche sugli esterni c’erano degli accoppiamenti tremendi se si pensa come Moss abbia difeso in tre ruoli, Gentile ha un tonnellaggio impensabile per le guardie casertane e Langford ti mette sempre pressione addosso. Se, poi, spari 0/16 da 3, allora diventa un Tourmalet senza fine. Continuo a pensare, a dispetto della maggioranza dei tifosi, che non è stata un’occasione persa. Un plauso ai tifosi bianconeri presenti al Forum: quasi un centinaio, come ai vecchi tempi.
QUALCOSA DA SALVARE. La prestazione difensiva è sicuramente da rimarcare. Milano c’ha messo tanto del suo tirando malissimo da fuori, ma il bunker bianconero ha retto e costretto le ‘scarpette rosse’ a sbagliare tanto. Bastava vedere la voglia di sporcare le linee di passaggio per capire quanta intensità hanno messo i bianconeri nella propria metà campo. La grinta, comunque, di battagliare in vernice contro i colossi Samuels e Lawal. La voglia di non lasciare spazio a Langford, Moss o Gentile. Si deve ripartire da qui, da questa voglia di sacrificarsi in difesa. L’attacco? Lasciamo perdere per oggi.
POLVERIZZATI I RECORD. In appena 40’, la Juvecaserta 2013-2014 è riuscita a polverizzare diversi record… tutti negativi of course. I 43 punti realizzati sono il bottino più misero mai messo a referto da un team bianconero nel massimo campionato (nel 1991 la Phonola si fermò a 50 contro Reggio Emilia, ma vinse). Peggior punteggio, ovviamente, esterno (nel 2009, sempre a Milano, furono realizzati 51 punti). Altro record negativo: mai Caserta aveva tirato uno 0/16 dalla lunga distanza. I numeri, dal mio punto di vista, non sempre sono indicativi. Questi non sono indicativi, sono tremendi.
FINAL EIGHT. Nel weekend il mondo del basket italiano si concentra sul Forum di Assago, teatro delle Final Eight di Coppa Italia. Inutie girarci intorno: Milano deve assolutamente vincere questo trofeo. Deve farlo sia perché gioca in casa ma, anche e soprattutto, perché ha un potenziale irraggiungibile per le altre sette pretendenti alla coccarda tricolore. Non ci sarà storia, credo. Milano è la nuova Siena ed alzerà il suo primo trofeo di una lunga serie.
VERITA’. Il presidente Iavazzi, in tv, ha annunciato che farà un altro sforzo economico pur di raggiungere i playoff. Appare chiaro che verrà cambiato un americano e gli occhi sono puntati tutti su Hannah e Roberts. Uno dei due rischia, seriamente, di non essere più presente alla ripresa del campionato. Se dovessi scommettere un cent lo farei sul play (il più bombardato da critica e tifosi), ma anche la guardia texana non se la passa, certo, bene nell’indice di gradimento della piazza. Cambiare tanto per cambiare non ha senso. Cambiare per migliorare… sì. La palla è nelle mani di Atripaldi, vediamo cosa farà. Intanto Carlo Barbagallo dovrebbe ricoprire la carica di presidente: una mossa formale perché le quote societarie restano invariate ma un altro segnale che la coppia dirigenziale viaggia sulla stessa linea. Ed è già una buona notizia.