Si ritroveranno da avversari a distanza di quattro anni. Le loro carriere sono decollate insieme, uno ad allenarlo, l’altro a regalargli gol e soddisfazioni. Nicola Mancino e Antonio Porta domenica saranno uno di fronte all’altro. Loro, che già sul finire degli anni novanta costituivano una coppia promettente, si contenderanno i tre punti domenicali. Le giovanili del Napoli, poi l’occasione di mettersi in mostra in un campionato professionistico. Era il 2004-2005 e i due si ritrovarono nel Giugliano. Era la squadra dei Gragnaniello, Mezzacapo, Castaldo, Cejas, Franzese, Fonseca, Perna e Pignalosa. Ma anche delle promesse Migliaccio, Gaveglia, Risi, Ciotola, Di Roberto e Peppe Vives. Playoff ed eliminazione ad opera del Gela. Il club iniziò a smantellare, il maestro e l’allievo si ripromisero di continuare a lavorare insieme. Le qualità tecniche del fantasista napoletano erano particolarmente apprezzate dal mister che avrebbe sempre voluto portarselo dietro in qualsiasi avventura. Quattro anni dopo l’opportunità di ripartire a Foggia con un altro ex ‘tigrotto’ Nunzio Di Roberto. Ma le cose non andarono per il verso giusto e Porta fu sollevato dall’incarico. A sostituirlo? Ironia della sorte Guido Ugolotti. Sarà dunque una sorta di ritorno al futuro per i protagonisti di quel periodo e magari l’attuale allenatore dell’Ischia proverà a prendersi una rivincita. Certo è che nel pre-partita le emozioni non mancheranno.