La querelle Gladiator ha conosciuto un nuovo capitolo della propria storia nel pomeriggio odierno. Dopo che in mattinata i tifosi ne hanno aspettato invano l’arrivo, il presidente del Gladiator Vincenzo Vito si è presentato alle 14.30 al “Mario Piccirillo”, scortato da una volante della Polizia Municipale in quanto era impaurito dall’atteggiamento intimidatorio della tifoseria. Al suo avvento ha fatto seguito il faccia a faccia con i tre delegati della Brigata Spartaco, gruppo ultras della città del Foro, i quali hanno espresso all’imprenditore di Capri un’unica soluzione: lasciare quanto prima lo storico sodalizio neroazzurro. Il presidente ha desistito dal prendere qualsiasi decisione immediata ma, allo stesso tempo, ha promesso ai tifosi che potrebbe cambiare idea, qualora dovesse giungere una nuova sconfitta contro la Puteolana Internapoli domenica pomeriggio. Di seguito la cronaca della giornata, dalla mattina sino al pomeriggio.
LA CRONACA DELLA GIORNATA
MATTINA: Il presidente del Gladiator Vincenzo Vito non si è presentato stamattina all’incontro con i tifosi, fissato dall’ispettore della Polizia Municipale Cortese alle 12 al fine di porre fine alla diatriba riguardante il club neroazzurro. Per due ore, dalle 11.30 fino alle 13.30, un manipolo di sostenitori sammaritani ha atteso invano l’arrivo dell’imprenditore di Capri, ma costui non è mai giunto a Santa Maria Capua Vetere. L’incontro, inizialmente previsto per le 12, è slittato alle 13 poiché il presidente ha chiamato il direttore generale Luigi Caldarelli per avvertire i tifosi che avrebbe ritardato di 30/45 minuti. Tutti in attesa di Vito anche nei minuti seguenti, ma niente da fare: nessun vertice societario ha messo piede nella città del Foro. Il tutto mentre la squadra, guidata dall’allenatore Filippo Vito Di Pierro, ha prima svolto l’allenamento sui campetti di calcio a 5 della struttura del rione IACP, poi è tornata nello spogliatoio del “Piccirillo” per lavarsi ed infine si è recata a pranzo in un ristorante della zona. Nel pomeriggio, infatti, è prevista la seconda seduta d’allenamento, organizzata da Di Pierro, dopo che ieri era saltato l’allenamento a causa della contestazione della tifoseria.
POMERIGGIO: Verso le 14.25 il massimo dirigente del club neroazzurro fa il suo approdo all’impianto di via Martiri del Dissenso. Con grande sorpresa dei supporters presenti, egli alla sua guida della sua auto viene scortato da una volante della Polizia Municipale. Come riferirà in seguito, Vito si è presentato alla Stazione di Polizia ed ha chiesto una scorta, poiché era convinto che l’accoglienza del tifo organizzato sarebbe stata tutt’altro che benevola nei suoi confronti, tanto che era preoccupato di trovare sostenitori armati di mazze e spranghe. Niente di tutto questo è avvenuto al suo arrivo, con un manipolo di fedelissimi sostenitori del Gladiator che lo hanno atteso in maniera abbastanza tranquilla. Tre delegati scelti, dopo aver mostrato le proprie carte d’identità agli agenti di Polizia, hanno avuto un incontro con il presidente all’interno dell’ufficio segreteria del “Piccirillo”. A detta di coloro che erano presenti, è stato chiesto a Vito di lasciare la presidenza del club al fine di tentare di conquistare la salvezza con vie alternative. Sempre secondo voci trapelate dai tre delegati, Vito avrebbe promesso l’arrivo di tre calciatori di qualità per rinforzare la squadra. Troppo poco per i tifosi che hanno incalzato, chiedendo la testa dell’allenatore Filippo Vito Di Pierro e volendo al suo posto il ritorno di Nunzio Di Somma. A questo punto Vito avrebbe temporeggiato, non deciso a prendere tale decisione. Dopo diversi minuti di colloquio, il presidente ha promesso ai tifosi che la situazione cambierà e, nel caso anche con la Puteolana Internapoli, dovesse arrivare una sconfitta, potrebbe optare per la cessione della dirigenza. Notizie che sono ancora da verificare da parte del diretto interessato che contatteremo per esporre la propria versione.