Sant’Arpino, Angelino tuona: “Arbitraggio indegno a Sessa Aurunca”



Domenico Angelino e Rita Falace
Giuseppe Angelino e Rita Falace

Pubblichiamo la lettera inviata alla nostra redazione dall’ufficio stampa del Città di Sant’Arpino, riguardante l’insoddisfazione del presidente Giuseppe Angelino per le decisioni arbitrali nella gara odierna contro la Sessana.

“Signori che gestiscono il calcio dilettante regionale, cosi non va. Se c’era un limite, nella gara Aurunci -S. Arpino, si è certamente oltrepassato. Una direzione arbitrale del direttore di gara, assolutamente indegna e inappropriata. Sbagliare si può, sbagliare consapevoli di sbagliare, é una truffa. Tre giocatori espulsi per il S. Arpino, in una gara, agonisticamente valida, ma sempre corretta, sono certamente troppi. Ma, ciò che non mi va giù, è l’espulsione combinata a Castiello, con il S. Arpino già in dieci uomini e sul parziale di 3a2 per i padroni di casa, l’attaccante santarpinese, scatta in area è letteralmente falciato da un difensore avversario, in una qualsiasi gara sarebbe rigore ed espulsione, ma nello stupore generale, l’arbitro ammonisce il giocatore ospite per simulazione, già ammonito, è allontanato dal rettangolo di gioco. Lungi solo per un solo istante a pensare alla malafede, ma il dato oggettivo, almeno questo consentitelo, e l’arroganza di chi sa di detenere un potere, l’incompetenza più assoluta nel conoscere le regole più elementari del gioco del calcio. Questi pseudo arbitri, sono mine vaganti e una continua minaccia all’ordine pubblico nei campi di calcio. Dagli spalti, ho addirittura ordinato alla squadra di togliere il disturbo, invitando i miei ragazzi a prendere la via degli spogliatoi, poi con il consiglio di qualche amico, ho revocato la decisione di lasciare il campo. Cari Signori che gestiscono il calcio regionale, è tempo di cambiare, è tempo di maggior qualità nelle ex giacchette nere. Gli sforzi economici che le società affrontano per sovvenzionare il movimento sono ingenti, di questo passo, si rischia concretamente di trasformare il weekend calcistico regionale, in un deserto arido e senza vita.



GAETANO MOLARO

UFFICIO STAMPA CITTA’ DI SANT’ARPINO 


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