Se il nuovo anno porterà subito in dote due sfide casalinghe da cui passerà molto del destino del Centro Diana Casagiove, è lecito fermarsi un attimo, appurare di aver ricaricato a dovere le batterie e rimettersi immediatamente in carreggiata. Tracciando un bilancio fino a questo punto della stagione, che ha riservato una sola vittoria contro Bari, la squadra casertana ha raccolto poco rispetto a quanto seminato. Tante prestazioni incoraggianti, ma in cui è sempre mancato quel dettaglio, quel qualcosa nel momento cruciale della gara che ha fatto uscire tiri decisivi o magari prodotto parziali che han chiuso la sfida. Il cambio in panchina e il passaggio da coach Moretti a coach Vinciguerra è stato però un punto focale di autentica svolta per le maculate biancoblu. La squadra magari è stata condizionata da due primi impegni di certo proibitivi e difficili, contro Palermo e Stabia, con la prima che ha rischiato e non poco, mentre contro la corazzata di coach Belfiore ci sono stati almeno 20' di grande pallacanestro. Il cambio di tendenza è stato evidenziato dalla parola sacrificio: nonostante l'evidente mancanza di centimetri sotto canestro, la squadra ha fatto di necessità virtù, con quintetti atipici e gioco corale, provando a creare aiuti e scivolamenti che hanno impensierito e non poco le formazioni avversarie. Sul fronte offensivo le nuove alchimie non hanno accentrato i tiri e le responsabilità in poche mani, come avveniva in passato, ma hanno portato a una grande presa di coscienza da parte di tutto il collettivo che ognuna deve dare il suo contributo e che si deve costruire il miglior tiro possibile. Un lavoro che ha messo al centro del gruppo la grande leadership di capitan Eva Giannelevigna che è diventata un faro per le compagne e che ha portato anche quel pizzico di talento e incoscienza che sembrava mancare nella prima parte del campionato. Le buone prove di Correra, il tanto lavoro svolto da Popolo e Politi, hanno sopperito alla mancanza di un vero pivot di ruolo, la squadra ha dovuto affrontare due corazzare nel pacchetto lunghe, rispettivamente prima con Manfrè e Chimenz, poi con Negri, Minervino e Gemini, che sono state limitate al massimo. L'avvento di coach Vinciguerra ha portato spazio anche alle giovani, con De Mauro che uscendo dalla panchina permette al capitano di rifiatare e inoltre porta estro e follia in attacco, con conclusioni precise e tanta energia; De Luca completa la sua fase di crescita con buone soluzioni sia in uscita dai blocchi che in penetrazione, e sta ampliando anch'essa il suo raggio d'azione in difesa; Natale e la sua abnegazione sono un elemento chiave, con il sacrificio in difesa anche in ruoli da lunga, sempre al servizio della squadra. Per quel che concerne Zampella si spera che l'anno nuovo possa aver portato via le scorie di qualche problemino fisico che ne hanno limitato il rendimento in questa parte di campionato, mentre per Anastasio servono di sicuro i suoi punti per provare a vincere le prossime due gare, contro squadre in cui la sua esperienza potrebbe essere importante. Una rinascita che si spera per una squadra che forse non merita i soli due punti in classifica, ma che di certo è da questa situazione che deve ripartire. Ne abbiamo parlato col nuovo coach, Antonio Vinciguerra che ci ha espresso le sue considerazioni.
Gioco in crescita nelle ultime uscite, quale il prossimo step da superare per poter arrivare alla conquista dei due punti?
«Sicuramente c'è stata una crescita in entrambe le gare, contro Palermo il risultato non è stato favorevole solo per alcuni episodi, mentre contro Castellammare abbiamo retto l'urto dello squadrone stabiese per più di 20 minuti giocando alla pari senza timori reverenziali. Le sconfitte finora subite hanno creato una sorta di sfiducia nei propri mezzi e proprio su questo bisogna lavorare per poter raggiungere le vittorie sperate».
Anagni prima e Sorrento poi, entrambe tra le mura amica, due sfide cruciali per incamerare punti preziosi e magari anche provare a ritagliarsi speranze di quarto posto: come ci si prepara al meglio per queste gare?
«Le ragazze stanno rispondendo benissimo in allenamento alle mie sollecitazioni, hanno capito che solo lavorando duro possiamo raggiungere il nostro obiettivo di salvarci. Vogliamo proseguire la stagione guardando una partita alla volta, poi alla fine di questa prima fase vedremo dove siamo in classifica».
Quindi da cosa ripartire e cosa salvare di quanto fatto finora in vista dell'importante e imminente futuro?
«Partiamo dalla consapevolezza di aver fatto bene in difesa ed in alcuni tratti delle due partite abbiamo spinto abbastanza il contropiede, questo dovrà essere il nostro “marchio di fabbrica” . Siamo una squadra giovane con tante energie da spendere e lo faremo senza risparmiarci in nessuna gara, manca sicuramente qualcosa nel roster, in termini di centimetri, infatti molte ragazze si stanno sacrificando in ruoli non propri, ma cercheremo di mascherare questa nostra mancanza mettendo in risalto la nostra voglia di correre e di difendere».