Era nell’aria e alla fine la tegola è caduta provocando un fragore anche abbastanza forte considerando il momento che la Juve sta e stava vivendo nelle ultime settimane. Dopo due partite e quasi quindici giorni di attesa e di speranza, è arrivata nella conferenza stampa di ieri l’ufficialità della situazione medica del ginocchio di Cameron Moore. Quelle che prima potevano essere solo ed esclusivamente delle ipotesi, oggi sono delle certezze: il menisco mediale del lungo a stelle e strisce ha fatto crack e necessita quanto meno un intervento in artroscopia per rimetterlo a posto. Se il tutto, però, fosse ristretto a quanto descritto e quindi ad un tempo di recupero di una cinquantina di giorni, sarebbe anche una buona notizia, ma così non è. Già perché la questione potrebbe essere ancora peggiore con la possibilità di un interessamento anche del crociato anteriore per il quale, però, bisognerebbe aspettare l’intervento per il menisco per capire la reale entità dell’infortunio. Insomma il tutto balla intorno ad un periodo di stop il cui minimo, dunque, sarebbe di un mese o poco più ad un massimo di diversi mesi nel caso ci fosse l’interessamento del legamento crociato. Ecco quindi la portata del fragore di cui sopra, ecco quindi la grande preoccupazione, ecco quindi il grande dilemma che al riguardo avvolge l’intero staff della compagine di Pezza delle Noci, partendo dallo staff tecnico fino ad arrivare ai piani alti della dirigenza. Un dilemma che in parte è stato sciolto dalle parole del giemme Marco Atripaldi, intervenuto nella conferenza stampa di ieri per spiegare e fugare ogni tipo di dubbio al riguardo partendo dal nocciolo della questione: «Il tutto è iniziato dalla partita contro Varese – ha spiegato lo stesso Marco Atripaldi -. Le complicazioni sono arrivate neo giorni seguenti, quando il ginocchio continuava ad essere sofferente e a gonfiarsi con un ematoma che non permetteva di arrivare ad una conclusione e diagnosi definitiva che, invece, è arrivata nei giorni scorsi. Purtroppo i risultati dell’ultima risonanza hanno evidenziato una lesione del menisco mediale del ginocchio destro che necessita di un intervento per capire prima di tutto se va ricostruito o asportato. La gravità è aumentata dalla possibilità che il tutto abbia intaccato anche il crociato anteriore. Possibilità, purtroppo, che si potrà conoscere con precisione e sicurezza una volta intervenuti in artroscopia. Proprio per la delicatezza della questione, lo stesso giocatore ha anche chiesto di effettuare un consulto negli Stati Uniti che ovviamente gli abbiamo concesso. E’ indubbio che questa situazione ci mette in uno stato di allerta generale in termini di mercato e nella situazione di necessitare di un sostituto all’altezza di un giocatore che nelle ultime partite prima dell’infortunio, aveva trovato la strada giusta verso la quadratura del cerchio di questa stagione. Uno stato di allerta determinato anche dai tempi di recupero che potrebbero andare dai 50 giorni nel caso del solo menisco a più di qualche mese nel secondo caso».
C’è un limite di tempo che vi siete dati per capire se restare all’interno del limbo del giocatore a gettone od uno definitivo?
«Non c’è nessuna border line limite di tempo. Non possiamo permettercelo, ma soprattutto anche in base a quello che offre il mercato. Quindi cercheremo di agire subito e provando a prendere quello che è meglio per la Juve ed il meglio che il mercato in questo momento offre».
Ovviamente tanti i rumors verso un solo giocatore che è Linton Johnson…
«Se restiamo nell’orbita della fatto che Johnson è un giocatore che ci interessa e che ci è interessato in estate, allora non posso che rispondere in maniera affermativa. Da qui a dire che c’è una trattativa, assolutamente no. Prima di tutto perché al momento non è sul mercato da parte di Sassari, ma soprattutto nel caso ci fosse una trattativa, dovremmo sempre tornare al nocciolo dell’estate e capire se ci sarebbe un punto di incontro dal punto di vista economico. Quindi al momento siamo su altre piste e ci stiamo lavorando».
Le ultime parole del General Manager bianconero sono per colui che per tanto tempo è stato ad una passo dalla Juve, Peppe Poeta: «Sono contento che abbia avuta la sua possibilità in una situazione che è arrivata all’ultimo momento. Per noi poteva essere una grande occasione per questa stagione, ma soprattutto per la prossima. Giocatori del suo livello in estate hanno un valore diverso da quello che possono avere in questo momento. Noi ci abbiamo provato, poi mai dire mai».
Nulla su Poeta, ma guardando al presente sono arrivate anche le parole di Molin sulla quesitone Moore: «E’ un’assenza importante e pesante. Un’assenza a cui abbiamo saputo rimediare a Siena ma non contro Sassari. La sua presenza ci da una profondità ed una pericolosità nel pitturato che ne Jeff, ne Carleton o Michelori ci possono dare. Forse potremo avere una maggiore consistenza, ma certamente ci mancherà qualcosa».