Un anno da primato. Dodici mesi vissuti da capolista incontrastata. Campioni d’inverno e non solo. Stiamo parlando del Progreditur Marcianise. una delle più belle favole del panorama calcistico campano in questo 2013, ormai agli sgoccioli. Se il primo gennaio, ci avessero raccontato una storia, la storia più bella che potessimo immaginare, l’avremmo scritta come effettivamente sta accadendo.
Nel girone “H” del campionato di serie D è tempo di bilanci, visto che il girone di andata si è appena concluso e dalla prossima giornata inizierà il giro di boa con la prima gara di ritorno. Iniutile dire che in casa gialloverde c’è molta soddisfazione per quanto fatto fino ad ora, in quanto si può guardare con orgoglio ai risultati ottenuti in questa prima frazione di stagione e, d’altro canto, a tutti quelli ottenuti in questo 2013 ormai giunto al termine. Nella mente del patron D’Anna è ancora fresco il ricordo della cavalcata della scorsa stagione, nel campionato di eccellenza, culminata con la promozione nella massima serie dei dilettanti dello scorso aprile. Una squadra, il Progreditur Marcianise, che quest’anno ha cambiato tutto o quasi, dimostrando che creando un gruppo solido e rendendolo affiatato, gli obiettivi raggiunti possono essere anche migliorati. La società di Piazza della Vittoria, come già detto poc’anzi, per questa nuova stagione ha stravolto e rivoluzionato tutto, affidando le chiavi di un progetto ad un tecnico preparato e allo stesso tempo con tanta voglia di fare come Antonio Foglia Manzillo e ad una vera e propria enciclopedia calcistica per la categoria, l’attuale direttore tecnico Alessandro Malafronte. Se poi il ‘cervello’ di tutto questo è il direttore generale Salvatore Bruno D’Anna, giovane si ma al contempo un lusso per la categoria, allora un pensierino più che positivo, per come sarebbe potuto andare questo 2013, l’avremmo potuto fare tranquillamente. Ovviamente una squadra cosi’ forte non può transigere da un presidente come Raffaele D’Anna, che quest’anno ‘solo’ come non mai ha deciso di iscrivere la squadra al campionato, convinto contro tutti i pronostici di regalarsi tante soddisfazioni e regalarle ai molti scettici di inizio anno. Le scelte fino ad ora, hanno dato ragione al numero uno del Marcianise,, considerato che la compagine di Terra di Lavoro, si trova, alla diciasettesima giornata di campionato, al primo posto in classifica in solitario, davanti a squadre blasonate del calibro di Turris, Taranto e Matera. Memorabile il successo sui biancoazzurri dello scorso 11 dicembre, quando i ‘sassi’, considerati i favoriti numero uno per la vittoria finale, hanno dovuto subire a domicilio le sortite di Citro e compagni che si sono imposti al “Franco Salerno” con il risultato di 1 a 0. Ma soprattutto come si può dimenticare la storica vittoria ottenuta contro la corazzata Turris nella settima giornata: una gara a dir poco pirotecnica, giocata nel ‘silenzio’ forzato dello ‘Stadio’ Progreditur, e vinta con il roboante risultato di 4 a 3 in un derby davvero infinito.
Numeri da capogiro quelli ottenuti dalla capolista, in questo primo scorcio di stagione.
Non si può essere primi per caso e qui sotto vogliamo ricordare soltanto qualche numero a chi in questi ultimi giorni, si è dimenticato o forse ha fatto finta di farlo, di quanto di buono fatto dai gialloverdi.
Il Marcianise è la squadra che ha vinto di più (9 vittorie, di cui sei in casa); i gialloverdi come se non bastasse, hanno perso il minor numero di partite insieme a Matera e Taranto (soltanto tre, sui campi di Manfredonia, Brindisi e Taranto); la statistica che fa più rumore è quella però dei gol realizzati, che ergono la capolista a vera e propria macchina da reti (35 gol fatti 2,19 a partita, 10 in più del Francavilla secondo miglior attacco del girone); la difesa non è sicuramente da prima della classe ma comunque 15 reti subite in 16 gare giocate, fanno si che i gialloverdi occupino la terza posizione per gol al passivo.
Numeri come detto che parlano chiaro e che esprimono tutto il potenziale di una squadra che ha tanta voglia di mostrare all’Italia intera che il Marcianise non è assolutamente appagato. E’ vero a gennaio, le concorrenti più agguerrite hanno fatto fuoco e fiamme sul mercato ma in tutti noi resta la convinzione che i gialloverdi con un tutti i pezzi del puzzle fino ad ora incastrati perfettamente dallo staff tecnico e societario non abbiano ancora mostrato tutto il loro potenziale. Migliorare questo spendida annata significherebbe voler volare troppo in alto, ma questo Marcianise ha dimostrato a tutto e tutti che non soffre assolutamente di vertigini. Vincere aiuta a vincere e come diceva qualche grande, per rimanere nella storia ‘è l’unica cosa che conta’.
Paolo Rusciano