Un anno decisamente diverso. Dodici mesi vissuti intensamente prima tra mille sofferenze, poi tra gioie e tante certezze. L’anno solare che finirà martedì ha segnato il ritorno tra i professionisti della Casertana. Eppure i sei mesi di interregionale, almeno nella stagione regolare, non lasciavano presagire nulla di positivo. Troppi alti e bassi, troppe difficoltà. Il successo di Isola Liri sembrava un nuovo inizio, ma per un successo interno bisogna attendere il 17 febbraio contro il Porto Torres. I pareggi contro Lupa e Arzachena gettano nello sconforto l’ambiente che vede la vetta sempre tra i sei e sette punti. Ma la Torres, prima in classifica, non spicca il volo e i falchetti rosicchiano punti. Lo scontro diretto in Sardegna finisce senza reti pur se dominato dagli ospiti. E’ una mazzata psicologica per i casertani che pareggiano nuovamente al Pinto contro il già retrocesso Sant’Elia. Tutto facile a Budoni, ma inciampano nuovamente davanti il pubblico amico contro la Turris nella penultima giornata. Il campionato si chiude al quarto posto dopo il mortificante 4-1 incassato dal Palestrina il 5 maggio. Il 12 scattano i playoff e nessuno avrebbe scommesso sull’undici di Maiuri. Inizia la serie di partite dal dentro o fuori e il primo ostacolo e l’Ostiamare. La vittoria è clamorosa: 6-4 con le due formazioni che danno vita a sorpassi e contro sorpassi entusiasmanti. Il mercoledì al Pinto arriva la Lupa. 0-0 dopo i supplementari con diversi rischi presi dalla difesa rossoblù. Si va alla fase nazionale e l’accoppiamento è subito da brividi. Il Cosenza, lanciatissimo, sembra dover fare un sol boccone dei campani che invece la spuntano ai rigori. Una qualificazione che carica tutto lo staff capace di ripetersi, nuovamente dal dischetto a Matera. La semifinale è realtà e quando anche la Turris cade sul neutro di Sora (2-0), si inizia a pensare seriamente al ripescaggio. La finale contro la Vecomp Verona è una beffa. In vantaggio con Alvino, Casertana rimontata in dieci minuti. Un ko meno amaro del solito poiché la Seconda Divisione attende a braccia aperte il club di Lombardi. E il 5 agosto arriva la notizia tanto attesa. Dopo sedici anni la Casertana torna in un campionato professionistico. La società si affida al team vincente con Pannone e Accardi chiamando Eziolino Capuano a dirigere una rosa importante e ambiziosa. Ma i metodi del tecnico salernitano non funzionano. A Gavorrano arriva una inopinata sconfitta. E’ la goccia che fa traboccare il vaso. In tre giornate solo un punto. Capuano esonerato, al suo posto Guido Ugolotti. Poche parole e tanto lavoro. Con il Martina Franca arrivano i primi tre punti. A Ischia una sconfitta immeritata (autogol di Idda). Iniziano così una serie di risultati utili (dodici) che portano i falchetti in terza posizione. Ventinove punti con la gestione Ugolotti e la certezza che questo gruppo può davvero arrivare lontano. La Lega Pro unica è una meta raggiungibile. Basterà proseguire su questa strada e in primavera Caserta, dopo ventuno anni, potrebbe ritornare in quella C1 di cui restano sbiaditi ricordi.