Meravigliosa vittoria della Juve che fa il colpaccio, sbanca il Pala Sclavo, distrugge la capolista Siena, infila la terza vittoria consecutiva (quarta nelle ultime cinque) e continua a tenere vivo il sogno Final Eight. Siena era alla prima ufficiale senza Hackett (già assente a Sassari ma passato a Milano poche ore prima di Natale) e Hunter (reduce da un infortunio a Sassari) mentre i bianconeri dovevano fare a meno di Cameron Moore che, un’oretta prima della palla a due, ha alzato bandiera bianca per il riacutizzarsi di un dolore al ginocchio accusato contro Varese. Tutte chiacchiere davanti alla spaziale prova offerta dalla banda di Molin che non ha solo vinto, ha demolito la Montepaschi: una prova da circoletto rosso (solo un terzo periodo non perfetto in partenza) che testimonia la bontà del lavoro svolto negli ultimi tempi dai bianconeri. Una crescita continua che fa ben sperare anche perché, ora, il sogno Final Eight è più vivo che mai. Malissimo Siena, ma sono problemi loro: monumentale Caserta e questo interessa veramente. Ultima nota per il roboante ritorno dei tifosi casertani in trasferta: oltre un centinaio di cuori hanno spinto la Juve al Pala Sclavo. Benissimo così, c’è bisogno anche della voce della tifoseria.
PRIMO PERIODO
Molin, privo di Moore, lancia l’ex Michelori nel quintetto base insieme a Hannah, Roberts, Mordente e Brooks. Crespi dà fiducia al giovane Cournooh in cabina di regia. Il più caldo, in avvio, è Roberts che infila 5 punti in neanche due minuti oltre a rifilare una stoppatona a Cournooh. Mordente si scalda ed la bomba del 2-8. La difesa bianconera è aggressiva, arriva un altro missile stavolta è Hannah a spararlo; Caserta vola sul 3-11 dopo 3’ e spiccioli. Siena è stordita perché arriva anche la quarta tripla: ancora Roberts brucia la regina per il 3-14 e sono 8 per il texano. Crespi va col timeout, Molin si piazza a zona ed Hannah scappa in contropiede per il +13 al 5’. Vista l’assenza di Moore, Molin butta Scott nella mischia scegliendo il quintetto piccolo con Brooks e l’ex Notre Dame vicino ai cristalli. In campo c’è solo Caserta ed anche Brooks si iscrive a referto per il 5-20. La capolista non ne azzecca una e Nelson si fa fischiare antisportivo: Hannah dalla lunetta sigla il clamoroso +17. Si svuotano le panchine e tocca a Viggiano griffare un break di 5-0 personale che fa respirare la Mens Sana. Al primo stop è 10–23 con la difesa bianconera che piace tantissimo.
SECONDO PERIODO
Il duello Ress-Michelori fa scintille e Rochestie cerca di suonare la carica mensanina ma si becca uno step back in faccia da Hannah (12-28 al 12’ con 10 dell’ex Golden State). Si vede ad occhio nudo che la Juvecaserta ha più energia e voglia, arriva prima sui palloni vaganti e viaggia come un treno. Non c’è storia, Brooks e Michelori sono dei leoni in vernice ed arriva anche il +20 col popolo del Pala Sclavo che rumoreggia contro Rochestie e compagni. Sull’orlo del baratro, Siena si rialza con la seconda tripla di Viggiano, l’unico a segnare con continuità (8 per lui e 17-32 al 15’). Sempre e solo Viggiano a dare ossigeno alla banda di Crespi: doppia cifra con la schiacciata del -13. Il nervosismo della Mens Sana è tutto nel fallaccio di capitan Ress su Vitali a centrocampo: antisportivo e Caserta ritorna sul 21-38 al 18’ col sesto punto della guardia bolognese. E poco dopo arriva un altro canestro di Vitali per il +19. Alla pausa lunga il tabellone dice un pazzesco e meritato 21-44 con le schiacciatissime di Roberts e Scott nel giro di 4”. Il duo Carter-Green dice 6 punti con 2/11 al tiro. La valutazione dice 12-52.
TERZO PERIODO
Si riparte da dove si era finito: Brooks infonda una slam in contropiede per il massimo vantaggio sul +25. Green cerca di svegliarsi dal liturgico letargo ed infila quattro punti consecutivi per il 25-46 al 22’. Il gioco non è dei più belli su ambedue i fronti, Nelson è in fantasma di se stesso ma la Juve gestisce un tranquillo +23 pur perdendo 3 palloni consecutivi in attacco con Mordente che piace molto poco. Ci pensano ancora Hannah e Roberts ad affondare il Titanic mensanino (27-52 al 25’). I ritmi, giustamente, si abbassano e c’è un antisportivo anche per Brooks: la Montepaschi cerca di rivedere la luce in fondo al tunnel (33-52 al 26’ col 16esimo punto del redivivo Green). Molin si mette a zona 3-2 ma arriva la bomba di Viggiano per un 9-0 di break per i toscani. Nel momento del bisogno ci pensa Scott a sparare lo scud dalla lunga distanza che argina la rimonta biancoverde. Green, però, è invasato: segna ancora, tocca quota 19 (13 nel periodo) e Siena, dopo tempo immemore, va sul -15. Green non lo ferma più nessuno: 22 punti (16 nel quarto) per bucare la disattenta difesa bianconera ed è 44-58. Serve una scossa, arrivano cinque punti di Vitali che permette ai casertani di andare all’ultimo ‘stop and go’ sul comodo +19 anche se non viene dato un canestro regolare a Brooks sulla sirena.
QUARTO PERIODO
Parte la volata verso la sirena, Scott non sbaglia il primo tiro ed il +21 è una garanzia per portare a casa due punti pesantissimi. E quando ancora Scott infila la schiacciata si sentono anche applausi dal popolo mensanino. Si gioca un incredibile garbage time lungo otto minuti: segnano tutti, si puliscono le statistiche e si attende solamente la fine. Suona la sirena: vittoria straripante della Juve che va a festeggiare sotto il settore occupato dai propri tifosi. E’ uno spettacolo tutto bianconero.
MONTEPASCHI SIENA – PASTA REGGIA CASERTA 60-81
MONTEPASCHI SIENA: Cournooh 2, Viggiano 15, Carter 3, Ortner 1, Hunter ne, Rochestie 8, Nelson 4, Green 26, Ress 1, Cappelletti ne, Udom. All. Crespi.
PASTA REGGIA JUVECASERTA: Mordente 4, Tommasini, Marzaioli ne, Michelori 2, Moore ne, Brooks 19, Roberts 14, Hannah 14, Vitali 15, Scott 13. All. Molin.
ARBITRI: Caiazza, Sahin, Martolini.
PARZIALI: 10-23, 21-44, 44-63.