«Una settimana particolare quella che abbiamo affrontato fino a questo momento. Abbiamo dovuto fare i conti con alcune assenze ed alcuni allenamenti non al gran completo per questioni fisiche legate al completo recupero di Vitali e all’attacco influenzale di Tommasini. Però nonostante tutto la vittoria di domenica scorsa contro Bologna ci ha dato quella carica in più per sopperire alle assenze e di fare un passo in avanti tutti in allenamento e tenere l’intensità allo stesso livello di intensità». Ha commentato cosi Giacomo Baioni la settimana di avvicinamento alla sfida di questa domenica contro Varese, in quella che sarà il secondo appuntamento di fila tra le mura amiche del Palamaggiò.
Quindi una vittoria come quella contro Bologna ti lascia comunque quell’adrenalina addosso che ti fa compiere dei passi in avanti anche nella settimana successiva…
«Assolutamente, come dicevo nonostante qualche piccolo problema nessuno ha mai fatto un passo indietro, anzi hanno tutti spinto per continuare a lavorare e a crescere in vista di una partita che per noi è importante».
Prima di arrivare a Varese, impossibile non fare un passo indietro e tornare alla Virtus. Psicologicamente e tecnicamente quanto importante è stato battere una squadra come Bologna?
«E’ stato fondamentale soprattutto per le consapevolezze che ci ha lasciato. Prima di tutto ha confermato il trend che abbiamo avuto successivamente alla sconfitta con Brindisi e quindi ci porta a fare i conti con un bilancio di due vittorie nelle ultime tre partite con la sconfitta a Cantù dove il tutto si è deciso all’ultimo possesso e quindi su un singolo episodio. Siamo tornati in palestra martedì. Dunque, con delle certezze importanti tra le mani e questo per noi è molto importante, perché significa principalmente che il percorso che stiamo affrontando in termini di crescita di squadra, sta dando i suoi frutti nonostante l’ancora tanta strada da fare».
Una delle indicazioni riguarda il terzo quarto dove finalmente siete riusciti ad invertire la tendenza portando a casa il singolo parziale, anche se poi un mini blackout è arrivato più avanti. Quale il tuo giudizio a riguardo?
«Per quanto riguarda al terza frazione ci abbiamo lavorato sopra quasi tutti i giorni in settimana. Nelle settimane lunghe accadevano delle situazioni simili alle partite anche in allenamento ed allora il coach e noi tutti, ci abbiamo lavorato nel tentativo di alzare il ritmo e intensità dopo ogni pausa in modo tale da ricreare una situazione simile a quella del post intervallo e prepararci ad avere in campo la stessa intensità della prima parte sia di lavoro che di partita. Per quanto riguarda, invece, il parziale nel quarto periodo, credo che sia dovuto ad una questione mentale rappresentata da quella inconscia sensazione di vedere il traguardo vicinissimo e di voler affrettare le cose per raggiungerlo e abbiamo commesso degli errori. Il lato positivo è stato che nel momento giusto siamo riusciti a ritrovare la retta via e a portare a casa una partita dalla quale proveremo a trarre ed imparare una nuova lezione».
La scelta di Bologna di non abbassare i ritmi ha riportato alla ribalta lo show time ed un Moore in grande spolvero…
«Abbiamo dimostrato ancora una volta che il correre, il contropiede e le qualità atletiche di alcuni nostri giocatori sono i principali punti di forza. Detto questo, però, credo che ci sia stato un buon bilanciamento del gioco, cosi come stiamo lavorando per ottenere questo equilibrio anche in partite dove gli avversari provano a toglierti quest’arma. Passando a Moore, lui è un giocatore che deve solo dare consistenza alle sue prestazioni. Sta crescendo non solo attraverso i nostri consigli, ma anche dall’esempio dei compagni e di Michelori in particolare».
Guardando avanti che partita ti aspetti e quale la chiave per il prossimo impegno con Varese?
«Una partita dura, ma per noi importante per dare continuità al successo casalingo con la Virtus con un altro importante successo. Una squadra che ha dimostrato di avere grande talento offensivo sugli esterni, ma lunghi capaci di segnare dalla lunga distanza ai quali dovremo cercare di impedire di prendere ritmo al tiro. Siamo due squadre fondamentalmente differenti, Varese è basata sull’attacco noi sulla difesa, chi per prima prenderà il sopravvento nel proprio punto di forza porterà a casa la vittoria. Noi ci proveremo sin da subito ad avere impatto nella nostra metà campo, magari con la spinta del pubblico che per noi è fondamentale».