Da circa un’ora la società neroazzurra ha diramato un comunicato in cui è stato divulgato qual è il nome del nuovo allenatore. Dopo il caos di ieri (spiegato nei minimi dettagli in questo articolo: https://www.sportcasertano.it/19-12-2013/gladiator/88659/gladiator-si-valuta-per-lallenatore-e-si-continua-a-sondare-il-mercato/), la conduzione della prima squadra è stata affidata al trainer perugino Filippo Vito Di Pierro, mentre è durata appena un pomeriggio la parentesi di Michele Cimmino. Ma nel comunicato ufficiale del club, è un’altra la notizia che fa discutere. “La società precisa anche che l’allenamento odierno si disputerà a porte chiuse”: questa è la frase “incriminata” che campeggia all’interno della nota e che ha iniziato ad insospettire i più curiosi, i quali si sono scervellati per trovare una spiegazione logica a tale decisione.
Senza occhi indiscreti. Motivazione potrebbe essere quella che il nuovo staff tecnico, diretto da Enzo Vito, voglia mettere al riparo la squadra dalla pressione del pubblico locale, ad appena due giorni dall’ultimo match del girone d’andata, in programma domenica pomeriggio alle 14.30 al “Gustavo Ventura” di Bisceglie. Semmai fosse questa, sarebbe una giustificazione priva di ogni fondamento, poiché è palese quanto il sostegno dei tifosi costituisca una delle fonti principali di energia per ogni squadra di calcio. E poi proprio in un momento in cui la compagine capitanata da Alessio Bonavolontà ha bisogno dell’aiuto della piazza al completo. Supporto dal valore fondamentale da inscenare verosimilmente per quello che dovrebbe essere il primo allenamento, eccetto sorprese dell’ultim’ora, del Di Pierro sulla panchina neroazzurra ed anche la prima seduta di diversi nuovi atleti (come promesso dal club ai tifosi negli scorsi giorini). O forse è proprio questo l’ago della bilancia, l’effetto sorpresa, che sta accompagnando Enzo Vito & company da oltre due settimane e che potrebbe aggiungere un nuovo capitolo a questa telenovela nella seduta che si terrà a breve lontana da occhi indiscreti. A porte chiuse, appunto.