Un campionato di tabù da sfatare. L’ultimo sarà quello di domenica: l’Aversa Normanna affronta il Gavorrano, formazione toscana con cui i granata hanno tutt’altro che buoni precedenti. Tra le due squadre quattro precedenti nelle ultime due stagioni passate con un bottino amaro per il club caro a Spezzaferri e Cecere: un solo punto datato addirittura 4 dicembre 2011. Praticamente due anni fa, quando nell’Aversa Normanna militavano Gragnaniello, Letizia, ora al Carpi in serie B, ma soprattutto l’ex Napoli Grieco che in quell’occasione segnò una doppietta che non valse i tre punti solamente perché l’attuale capocannoniere della Prima Divisione Girone B, Giordano Fioretti, attaccante del Catanzaro, mise a segno al 90’ il gol del pari. Da quella vittoria sfumata sono poi arrivate solamente delusioni. Al ritorno allo stadio “Bisceglia” il Gavorrano si impose 1-0 con il gol di Puccianelli al 70’. L’anno dopo, cioè l’annata che poi si chiuse con la retrocessione, non andò sicuramente meglio: fu 3-1 per la squadra toscana sia all’andata ad Aversa che al ritorno. Allo stadio normanno il Gavorrano andò avanti addirittura di tre gol con la rete della bandiera di Guarracino che arrivò solamente nel finale. In Toscana successe praticamente la stessa cosa: 3-0 per il gruppo di Buso con il gol di Ricci che arriva al minuto 87’. Le due squadre non si affrontano da circa un anno visto che l’ultima partita è datata 27 gennaio 2013 e questa volta le carte in tavolo sono totalmente diverse. Questo non significa che sarà facile ma l’Aversa Normanna ha un organico che può fare la differenza mentre il Gavorrano, penultimo, già sente l’odore di retrocessione. La squadra toscana però non ha voglia di arrendersi e cercherà, come giusto sia, di fare risultato. Dicevamo quindi che si tratta di un tabù ma Di Costanzo non è scaramantico: “Ne abbiamo già abbattuto parecchi quest’anno, a partite dalla vittoria esterna con l’Ischia finendo alle tre vittorie consecutive. Non ci importa la scaramanzia, dobbiamo andare a Gavorrano con la convinzione di poter fare bene ma allo stesso tempo rispettosi dei nostri avversari perché queste sono le partite che nascondono le maggiori insidie”.