La sfida tanto attesa, quella piena zeppa di ex su entrambi i fronti, sorride a Cantù che sconfigge Caserta al termine di un match dalle fasi alterne, una continua serie di break e controbreak. Nel mitico Pianella il pronostico era tutto dal lato canturino nonostante il tour de force che ha obbligato la squadra di coach Pino Sacripanti a due trasferte complicate a Brindisi e Ostenda (perse all’ultimo tiro). Una Juve che aveva iniziato il modo pessimo la gara concedendo un 6/8 da 3 nel primo quarto ai canturini che tiravano, piedi a terra, con tanto spazio complice il mancato aiuto degli altri. Poi un secondo quarto da leccarsi i baffi (30 punti e tantissima qualità) vanificato da un terzo periodo osceno dove tutti hanno sbagliato qualsiasi cosa possibile. In queste condizioni era improbo girarla ma la Juve, nuovamente, è riuscita nel miracolo di riprenderla con tantissimo cuore. Poi un errore difensivo, una perfetta rimessa canturina, il canestro di Cusin e la fine. Che rabbia lasciare questi punti al Pianella. Tantissimi attestati di stima per gli ex di giornata: striscione Eagles per Molin (Grazie di tutto: Lele Molin), pioggia di applausi per Brooks e quei pochi casertani hanno fatto lo stesso coi nostri ex Sacripanti, Oldoini e Gentile.
PRIMO PERIODO
Molin ripropone il quintetto ‘affidabile’ con Mordente in campo e Vitali in panchina. Il primo canestro, di prepotenza, lo mette uno degli ex, Brooks che ben conosce i movimenti di Leunen. Caserta, ovviamente, alza il ritmo per cercare di sfiancare una Cantù reduce dalla doppia trasferta Brindisi-Ostenda; Brooks è particolarmente ispirato anche se Aradori e Jenkins siglano il 7-4 al 3’. Moore inizia a carburare, quattro punti comodi per metterlo in partita e far capire, ai brianzoli, che questa Juve è venuta a correre (9-8 al 5’). La difesa bianconera, però, fa acqua: gli aiuti scattano malissimo ed arrivano i missili di Jenkins (2) e Ragland che lanciano la fuga locale (18-10 al 6’ con 4/6 nel tiro pesante per Cantù). Leunen, poco dopo, griffa il +10; meno male che c’è Brooks (8 punti e 4/4 al tiro). All’ottavo arriva il momento anche di Stefano Gentile mentre Moore torna in panchina per fare spazio a Michelori. Disastroso primo periodo per Hannah e Roberts tanto che Molin deve lanciare subito Tommasini e Vitali (che si presenta con una buona bomba). Cantù è una macchina nel tiro pesante: Leunen e Aradori ne sparano altre due che sentenziano il 28–19 al 10’ con un folle 6/8 di squadra da 3 e 6 assist a referto.
SECONDO PERIODO
Impatto devatante di Jones uscendo dalla panchina: quattro punti in un minuto per il 32-21. E’ buono anche l’impatto di Michelori ma Jones diventa un enigma senza soluzione per la difesa bianconera. Molin, giustamente, prova a mettersi a zona 2-3 e Cantù non attacca bene nel primo possesso: Scott infila la prima tripla di serata che obbliga Sacripanti al timeout immediato (34-28 al 13’). Gentile non sbaglia due volte di fila ed infatti infila il classico siluro ‘ammazza zona’. Vitali e Tommasini tengono bene il parquet; Molin alterna ‘uomo’ e ‘zona’, la Juvecaserta c’è eccome (37-35 dopo lo scud di Tommasini al 15’). Che diventa sorpasso con due canestri di Scott (buono anche lui e 0-9 di break). Molin ripropone la mossa con Brooks e Scott insieme a difendere i tabelloni e tocca il primo riposo per Mordente (4 punti in 16’). La Juve è ufficialmente incandescente al tiro: arriva anche Roberts, dalla lunga distanza, a dare man forte al grintoso secondo quarto bianconero. Brooks non smette mai di segnare per la ‘rabbia’ dei suoi vecchi tifosi (12); Cantù mantiene un lieve vantaggio grazie alle ottime incursioni di Aradori e Jenkins. Clamorosamente rispetto al solito Caserta va meglio in attacco che in difesa. Brooks ha ufficialmente dichiarato guerra alla sua vecchia squadra: tripla impossibile dal parcheggio del Pianella e 15 nel suo score oltre ad una visita dallo psichiatra prenotata a Leunen. All’intervallo lungo è 45–49 con Brooks che dice 17 (7/7 da 2 e ½ da 3) e la Juve che sfodera un secondo periodo da 30 punti (9/9 da 2 e 4/8 da 3). Moore, intanto, è rimasto in panchina tutto il quarto.
TERZO PERIODO
Si riparte con Moore che si mangia un rigore a porta vuota e Cantù che sembra uscita meglio dagli spogliatoi. Tocca a Roberts, con una tripla angolare, cominciare ad alzare il volume offensivo bianconero. Ed ancora Roberts inchioda un tap in schiacciato di pura energia (49-54 al 24’). Caserta soffre troppo negli ‘1vs1’ dove gli esterni si inchiodano spesso e volentieri nei blocchi: Molin ‘panchina’ l’asse play –pivot (Hannah-Moore) e rilancia Tommasini e Michelori. E quando Jenkins colpisce dalla lunghissima distanza è ora di chiamare un timeout (56-54 al 26’ con 7-0 di break). Il break canturino arriva fino al 15-0 con otti punti di Ragland (-10). E poi anche Stefano Gentile da lontanissimo per il 67-56 che suona come una mezza condanna; il drammatico terzo periodo juventino dice 68-58 con 23-9 di parziale (4/16 al tiro totale per Caserta).
QUARTO PERIODO
Vitali ed Hannah suonano la carica bianconera per il -6 immediato. Proprio il folletto americano sembra ispirato anche se il missile di Leunen griffa il nuovo +10 canturino (74-64 al 33’). Molin si rimette a zona 2/3 ma, stavolta, i dividendi sono negativi tanto che si piomba sul -14 in un baleno. La Juve, come suo costume, non vuole mollare niente e ci prova a rientrare nel match: siluro di Vitali, qualche buona azione difensiva, ed ecco lo svantaggio tornare in singola cifra (78-69 al 36’) nonostante un Brooks da ‘0’ punti nella ripresa. Mordente, senza timore, infila una bomba pazzesca in contropiede ed è 79-74 con 2’30” da giocare. Caserta ci crede e quando Brooks si sblocca è -3 ad un minuto dalla sirena finale. Dalla lunetta, poi, Mordente firma il -1 ma la bomba di Ragland, a 32” dalla fine, è una mazzata allucinante (82-78). Mordente va ancora dalla lunetta e firma il –2 con 29” da giocare. Vitali ruba un pallone pesantissimo; Mordente va ancora dalla lunetta con 4” da giocare. Il capitano fa 2/2 nella bolgia canturina ed è parità (come Marzaioli lo scorso anno). Cantù ha il tiro della vittoria: perfetta rimessa e palla a Cusin che segna comodamente a 31 centesimi dalla fine. Caserta non riesce neanche a rimetterla in campo. Vince Cantù.
VITASNELLA CANTU’ – PASTA REGGIA CASERTA 84-82
VITASNELLA CANTU’: Abass ne, Jones 8, Uter 1, Rullo ne, Leunen 14, Jenkins 17, Ragland 16, Aradori 10, Cusin 10, Gentile 8. All. Sacripanti.
PASTA REGGIA JUVECASERTA: Mordente 13, Marzaioli ne, Vitali 10, Tommasini 5, Michelori 8, Brooks 19, Moore 4, Roberts 8, Hannah 6, Scott 9. All. Molin.
ARBITRI: Bartoli, Mattioli, Quarta.
PARZIALI: 28-19, 45-49, 68-58