Esattamente un mese fa ci ha lasciati improvvisamente il prof. Carmine Novaco, figura di riferimento per generazioni di studenti per la competenza e la passione che metteva in quella che lui considerava una vera e propria “missione“ l’insegnamento. Oltre all’insegnamento dell’italiano e del latino, l’altra grande passione è stata lo sport, dal calcio tifosissimo dell’Avellino a quella del Tennistavolo prima a Caserta e poi in Irpinia. Una vita la sua divisa a metà, tra Caserta l’età della giovinezza negli anni 70’, durante la quale si è distinto come socio fondatore del Tennistavolo Caserta insieme con altri amici e al presidente Stefano Brignola. Nel Tennistavolo Caserta si è adoperato con generosità e impegnato per anni come giocatore e tecnico dei più giovani tra questi Giuseppe Brignola, Giovanni Papa e tanti altri, che hanno raggiunto degli ottimi livelli e perciò è stato tra i più apprezzati e stimati allenatori in provincia di Caserta in quel periodo. Inoltre, proprio in quegli anni ebbe l’opportunità di conoscere, allenarsi con lui e affiancare a Caserta il pluricampione e nazionale italiano Stefano Bosi, già presidente della Fitet e attuale presidente dell’Unione Europea Tennistavolo(ETTU), che svolgeva proprio a Caserta il servizio militare, diventandone amico. Il professor Novaco giunto ad Atripalda nei primi anni ottanta, diffuse il Tennistavolo in città da vero pioniere di questa disciplina, allora ancora considerata a torto come un semplice passatempo, s’impegno nella sua promozione attraverso l’organizzazione di tornei e donandole l’importanza che uno sport a tutti gli effetti doveva avere, coinvolgendo tanti giovani locali presso l’ex scuola elementare sulla collina di San Pasquale, mediante la costituzione del TT Jolly Color Atripalda. Dopo qualche anno la società atripaldese si sciolse, ma lui continuo l’attività di allenatore e tecnico fino ai primi anni 90’ nel TT Avellino, dopo di che lascio l’attività sportiva, dedicandosi quasi esclusivamente al mondo scolastico e all’altra sua grande passione l’Avellino Calcio, che da irriducibile tifoso del Lupo ha sempre seguito su tutti i campi, fino a pochi giorni prima della scomparsa.
Il professore Novaco, docente metodico quanto brillante, ricordato con molto affetto a Caserta, di cui era innamorato per la sua spettacolare e immensa Reggia, studioso di questa, cui dedico proprio la Tesi di Laurea e perché lì vi aveva trascorso gli anni spensierati della gioventù, anche ad Atripalda e ovunque aveva insegnato, lasciava il segno sempre amato e stimato dagli studenti e dai giovani per la notevole capacità di partecipazione attiva ponendo sempre al centro la loro personalità e le loro aspirazioni mediante l’ascolto e il confronto. Un ricordo il suo, quello di uomo protagonista della sua esistenza che come tutti ha lasciato un solco in una vita dedicata a trasmettere ai giovani quegli autentici valori della vita e dello sport, di cui oggi forse se ne ha bisogno ancor più ieri. Come dicevano tutti …CIAO PROFESSORE.