Maddaloni vince e convince contro una rivale accreditata come Bernalda, nonostante sia stata esiliata al Pala Vignola di Caserta. La brutta tempesta che ha colpito in nottata il comune delle “Due Torri” e tutta la provincia, ha danneggiato ulteriormente il tetto del Pala Angioni-Caliendo, che già di per se ha problemi ormai divenuti cronici e di dominio pubblico. Volendo tralasciare una situazione che a questo punto sta diventando davvero insostenibile per gli sforzi della società, e che chiama in causa le istituzioni, ritorniamo al basket giocato che è decisamente molto più interessante, seppur dipendente da tale situazione. Tra la decisione, la carovana di auto, e la preparazione alla gara, la palla a due si è avuta alle ore 19.05. Pronti, via, le due squadre iniziano subito su ritmi abbastanza alti, correndo e segnando senza troppe difficoltà. Dopo un paio di minuti, però, gli attacchi vengono sopraffatti dalle difese soprattutto per i tanti errori in fase di costruzione del gioco. Bernalda prova a scappare, ma Maddaloni tiene testa e riesce a rimanere a contatto dopo i primi dieci minuti di gioco. La seconda frazione ha avuto una piega diversa per i calatini, che da subito sono riusciti ad essere molto più concreti e cinici, tanto in attacco quanto è soprattutto in difesa. Strette le maglie nella propria metà campo, i biancazzurri hanno reso cosa ardua il realizzare agli ospiti. In attacco invece, proprio come un orologio svizzero, la Pall. San Michele ha trovato con grande continuità la strada del canestro, prendendo sempre il tiro più semplice e organizzato. Un minimo di reazione i lucani hanno provato ad averla, ma senza troppo successo. Nemmeno il tentativo di difesa a zona ha messo i bastoni tra le ruote dei maddalonesi, che hanno chiuso in vantaggio il primo tempo. Al rientro dagli spogliatoi, l’inerzia della gara non è affatto cambiata, e questo andava tutto a vantaggio dei “padroni di casa”, che spinti anche da un folto pubblico, grande seguace dei beniamini biancazzurri, hanno fatto sentire tutto il loro calore e sostegno. Per i lucani la situazione sul parquet non era delle migliori, e quando in campo non riesci a fare cioè che vuoi, spesso i nervi saltano. Martone per protesta prima si becca un fallo tecnico, e poi viene espulso perché continuava nel protestare. Maddaloni ne approfitta e raggiunge il massimo vantaggio di quindici lunghezze. Quando tutto sembrava in discesa, però, l’attacco calatino è caduto in letargo e i viandanti hanno colto al volo l’occasione per mangiare qualche punticino e chiudere la terza frazione soltanto con sette lunghezze di svantaggio. L’ultimo quarto si è svolto sulla falsariga di quello precedente. L’inizio è tutto di marca maddalonese, che ha azzannato la partita raggiungendo addirittura le venti lunghezze di vantaggio a circa tre minuti dalla conclusione. Sull’onda dell’entusiasmo di una partita ormai in cassaforte, i biancazzurri si rilassano e permettono al Bernalda di confezionare qualche contropiede di troppo che, in un ipotetica corsa ai playoff, potrebbe anche valere tanto in ottica differenza punti.
Pall. San Michele Maddaloni- Cestistica Bernalda 69-60
Maddaloni: Piscitelli 4, Ragnino, Mastropietro, Desiato 26, Loncarevic 2, Garofalo, Moccia 10, Rusciano 9, Greco, Chiavazzo 18, All. Massaro
Bernalda: Pacciani n.e., Marisi, Cota 2, Savo Sardaro 5, Lopez Rodriguez 6, Candela, Russo 21, Derraa 17, Martone 4, Laganà 5, All. Cotrufo.
Parziali: 13-15; 28-22; 48-41; 69-60
Arbitri: Giuseppe Petrone di Fisciano (SA) e Fabio Pagano di Scafati (SA).
Note: Giocata in campo neutro al Pala Vignola di Caserta per impraticabilità del Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni. 500 spettatori circa. Uscito per 5 falli Rusciano. Espulso Martone. Falli tecnici a Martone e Cotrufo. Fallo antisportivo a Greco