Al Caserta Film Lab, il ‘Terzo Tempo’ è anche del Clan

Con il campionato di Serie C di rugby fermo, il Clan si è concesso una domenica di riposo in attesa della settima giornata de girone Campania 1 e della sfida contro la Partenope Cadetta Pomigliano, ultima in classifica. Se i ragazzi di coach Pirro si alleneranno durante questa settimana il Clan continua anche a muoversi su altri fronti, più sociali e culturali. Lunedì sera al Duel Village di viale Borsellino è stato proiettato il film del giovane regista Enrico Maria Artale, Il Terzo Tempo: opera che parla di giovani problematici, con tanto rugby (credibile) nella storia e nella trama. La dirigenza del sodalizio gialloblù è stata invitata a partecipare dal direttore del Caserta Film Lab, Francesco Massarelli, dato che per l’occasione è stato presente in sala per un dibattito proprio il regista. Il protagonista del film, Samuel, uscito dal riformatorio si riscatta avvicinandosi al rugby e scoprirà l’importanza di vincere insieme, valore fondamentale per questo sport. Raffaele Piccolo, vicepresidente del club sammaritano (erano presenti anche il presidente Casino, la delegata della femminile Elisabetta Aprileo, il tutor tecnico Hein Havenga e una delegazione degli arbitri campana) ha parlato del Clan e delle esperienze di allenamento al Carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, negli anni scorsi e nella rieducazione di ragazzi che hanno avuto problemi giudiziari sottolineando come due ragazzi (un under16 ed un under18) della comunità ‘Angiulli’ della città del Foro siano tesserati della società, che crede fortemente nel reinserimento sociale. Fattore tra l’altro che il rugby ed ad esempio gli sport di combattimento hanno sempre fatto propri. Facendo sì che i ragazzi e gli atleti in genere sappiano usare più la testa che la forza. Dopo il film (davvero bello), il dibattito: un altro ottimo terzo tempo, dunque.