Decisamente negativa la prova di Roberts, Brooks ci mette l’anima e il cuore. Si salvano gli italiani Mordente, Tommasini e Michelori. Ecco le pagelle della Juve dopo il ko di domenica contro l’Enel Brindisi.
Hannah 5: Il tiro dalla lunga distanza è stata la sua croce e la sua delizia nel finale. Una tripla per riaprire la partita ed un’altra, un po’ avventata, per consegnare il successo agli avversari.
Roberts 4,5: Lampi di luce abbagliante alternati a momenti di puro blackout. Ormai le prime tre giornate sembrano essere ancora un lontano ricordo. Confortanti, almeno, i tentativi di ‘decollo’ in transizione.
Vitali 5,5: Come al solito il bolognese ci mette tutto quello che ha. La mano, però, continua ad essere freddina per una squadra che conta anche sui suoi punti per prendere quota (1/8 dal campo).
Brooks 7: L’unico a non abbandonare la barca nel momento di difficoltà. Commette errori, ma si prende tutte le sue responsabilità in un attacco asfittico: 20 punti, 21 di valutazione e 8/14 al tiro.
Moore 5: La sua giovane età e la dinamite che si ritrova nelle gambe gli avrebbe dovuto regalare qualcosa in più sotto le plance. I suoi limiti a metà, però, non gli permettono di salire di tono nei momenti importanti.
Mordente 6: Dopo le ultime due settimane da leader assoluto in termini anche offensivi, il capitano ci prova a prendere ancora una volta le redini della squadra tra le mani. (5 punti e 6 assist.
Michelori 6: Il suo ingresso in campo cambia radicalmente il volto del gioco interno della Juve. Profondità ripagata con canestri, ma non in rimbalzi dove l’ex Milano paga dazio contro la fisicità e la freschezza degli avversari.
Scott 5: Resta a guardare i compagni sia nel primo che nel terzo periodo. In campo solo per pochi minuti del secondo quarto dove racimola poco e niente per un’altra serata tra luci ed ombre (2 punti in 6 minuti).
Tommasini 6: Encomiabile la voglia dell’ex Torino di voler essere al fianco della propria squadra. La febbre non gli ha dato tregua ed anche con 38 sul termometro scende in campo provando a dare il suo contributo.
Molin 6: Sciorina tutto il suo piano partita allungando la difesa e mettendo in difficoltà Bucchi con la zona fronte pari. Ancora una volta ha le rotazioni ridotte per la prova poco convivente di Scott che resta a guardare i compagni.